Scuola e medicine

 

La richiesta che  più frequentemente pongono i genitori di bambini che iniziano a frequentare la scuola (o l’asilo) al pediatra  è quella se esiste e se possono essere utili per il loro figlio o figlia un farmaco per “aumentare le difese” cioè che permetta di evitare ad un bambino di ammalarsi.

Il problema si pone sicuramente più frequentemente per i bambini che frequentano l’asilo nido o la scuola materna in quanto nei primi anni di vita i bambini sono molto più soggetti ad ammalarsi ripetutamente di infezioni delle alte vie respiratorie (raffreddore, tosse, mal di gola, male alle orecchie ecc.) o di infezioni dell’apparato gastrointestinale (vomito, mal di pancia, diarrea). In genere dopo i primi anni il sistema immunitario del bambino è “rodato” per cui queste malattie divengono molto meno frequenti.

Comunque la risposta che in genere fornisce il pediatra è che farmaci “immunostimolanti”, chiamati a volte erroneamente vaccini, ne esistono tanti, tradizionali, a base di erbe, omeopatici, ma che non è possibile predirre se funzionerà o meno per il loro figlio. Esistono dati dalla letteratura  medica che indicano una certa efficacia di alcuni di questi farmaci ma la constatazione pratica è quella che ci sono bambini che pur facendo una “overdose” di farmaci si ammalano come prima della somministrazione di questi ed altri bambini che passano indenni attraverso tutte le malattie che affliggono i piccoli compagni pur non assumendo alcun farmaco.

L’altra richiesta è quella di fornire un ricostituente durante l’anno scolastico per “tirarlo su” o dei farmaci per aumentare il rendimento scolastico.

Diciamo subito che non esistono farmaci in grado di supplire a scorretti stili di vita. Per fare un esempio tra  qualche settimana molti genitori si rivolgeranno al pediatra per chiedere un “ricostituente” in quanto il bambino è pallido, stanco, nervoso, inquieto. Quasi sempre basta qualche domanda per verificare che il bambino non dorme un numero di ore adeguate per la sua età per notte in quanto non “vuole andare a letto” in quanto continua a mantenere i ritmi estivi. Il pallore dipende da stanchezza e dall’inevitabile regressione dell’abbronzatura. Non esiste farmaco che supplisca, senza danni per l’organismo, alla carenza di sonno. Per quanto riguarda i farmaci per aumentare il rendimento scolastico vale lo stesso discorso, non esistono farmaci privi di effetti collaterali talora gravi per i bambini. E’ sicuramente più difficile ed impegnativo ma è necessario cercare di capire perché il bambino ha uno scarso rendimento scolastico: dorme bene? Ci sono dei problemi in famiglia? A volte basta la nascita di una sorella o un fratello oppure tra i genitori le cose non vanno più tanto bene. Ha fatto una visita oculistica? Scrive o fa i calcoli male? Pensiamo anche alla possibilità di dislessia o disgrafia o discalculia. Non sta mai fermo e non sta attento? Pensiamo alla sindrome da deficit di attenzione con iperattività. Sicuramente sarebbe bello e comodo disporre di un farmaco per qualsiasi disturbo ma così non è e il modo migliore per stare bene e far stare bene nostro figlio è quello di far sì che dorma un numero adeguato di ore (facciamoci rispettare, spesso viene detto: “dottore glielo dica lei, a me non obbedisce”), fornire una corretta alimentazione e non solo quello che gli piace  e partecipare ai suoi studi ma senza avere la presunzione di farlo diventare un genio né quella di diventare noi dei professori (dottore oggi ho studiato tutto il giorno: frase detta abbastanza spesso da qualche mamma).