Nanna
tranquilla: come si fa?
I bambini che non dormono presentano alcune
caratteristiche. Ci sono bambini che fin dai primi giorni di vita dormono come ghiri
ed altri che stanno più svegli dei metronotte o delle sentinelle. Il bambino
con insonnia è un bambino che ha difficoltà ad addormentarsi da solo, che si sveglia numerose volte per
notte, anche quando dorme basta un nonnulla per svegliarlo.
Sicuramente chi ha un bambino-ghiro non deve fare
nulla ma chi ha un bambino-sentinella non deve pensare che è solo sfortuna e
non può fare niente per farlo dormire. E questo
qualcosa non è dargli dei farmaci ma
adottare una serie di comportamenti e di misure per farlo dormire.
Infatti anche i bambini con insonnia possono imparare
a dormire da soli insegnandoli, come detto nell’articolo precedente, a non
utilizzare alcun artificio che il bambino non possa usare da solo. Il bambino
piccolo non è in grado di gestirsi il biberon o di girare con il carrozzino.
Durante il sonno è normale, per tutti, presentare alcuni episodi (da 4 a 7) che coincidono
con dei momenti di apnea, cioè in cui si
trattiene il respiro, in cui, inconsciamente si esplora l’ambiente circostante.
In questa fasi ci si gira, ci si scopre ecc. Tanto per
fare un esempio se ci addormentassimo in un’auto nel momento dell’apnea esploreremmo
l’ambiente circostante e se ci accorgessimo di essere in un luogo
completamente diverso ci sveglieremmo in uno stato di ansia, agitazione se non
da panico. A tutti è capitato di svegliarsi in un ambiente
diverso nei primi giorni di vacanza o in viaggio per
lavoro e di avere un momento di angoscia non trovandosi a
casa propria. Ora come può reagire un bambino che si addormenta in braccio alla
mamma o in auto o nel lettone e si risveglia in un ambiente completamente diverso? Sarà preso da un
momento di crisi e piangerà perché
colto da ansia e paura. Per questo dobbiamo abituare il bambino ad addormentarsi nel suo letto con la compagnia di cose od oggetti che
sappia gestire (ciuccio, giocattolino, bambola,
asciugamano ecc.). Il bambino che si risveglia di notte deve trovare la
stessa situazione in cui si trovava di quando si era
addormentato.
In sintesi non dobbiamo avere una parte attiva per
far addormentare il bambino, deve imparare ad
addormentarsi da solo e quando si risveglia si troverà con i suoi oggetti e non
sarà colto da quell’ansia e paura che lo fanno
piangere.
Chiaramente tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare ma se
seguite i suggerimenti del vostro pediatra e vi convincete che
se il bambino dorme male si crea un danno a lui e a voi e che se gli date un
farmaco non potete che avere un risultato temporaneo (se l‘uso dello stesso non
è associato a stili e comportamenti corretti da parte vostra) sarete entro una
settimana al massimo ripagati con sonni tranquilli per
voi e per il bebè