Risorse
Il Network Italiano dei servizi di vaccinazione è nato in
occasione del progetto "Epidemiologia delle vaccinazioni in Italia"
che vedeva affidare una linea di ricerca al servizio di Epidemiologia e Sanità
pubblica della Regione Veneto e al Servizio di Igiene e Sanità pubblica della
ULSS n° 1 di Belluno.
La responsabilità scientifica del Progetto era affidata al
dr. Giovanni Gallo del Servizio di Epidemiologia e Sanità Pubblica della
Regione Veneto e per la sua realizzazione sono stati utilizzati i fondi del
progetto di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità n° 99/B/T1 del 19 aprile
2001 convenzionalmente affidati al Servizio di Igiene e Sanità pubblica della
ULSS n° 1 di Belluno.
Il NIV è stato pensato come soluzione organizzativa
finalizzata a favorire la partecipazione degli operatori dei servizi di
vaccinazione ad un comune attività di promozione delle vaccinazioni. Questa
oggi è la sua maggiore risorsa.
Attualmente, dopo la conclusione del progetto di ricerca,
il Network continua le sue attività grazie alla collaborazione volontaria degli
operatori sanitari dei servizi e delle istituzioni interessate alla promozione
delle vaccinazioni.
Il Network non si avvale di alcun finanziamento o
sponsorizzazione diretta o indiretta.
Per la realizzazione e la gestione del sito www.levaccinazioni.it si avvale della
collaborazione e dell’aiuto della AZserve
– Soluzioni informatiche e Internet
Servizi che
costituiscono il Network
Collaboratori
Partners
www.le
vaccinazioni.it
Il Network riunisce medici e ricercatori direttamente impegnati nel campo delle vaccinazioni, che hanno una profonda e aggiornata conoscenza dei fatti e che intendono tradurre queste conoscenze in modo facilmente comprensibile a tutte le persone che sono interessate alle vaccinazioni. Le vaccinazioni sono un modo semplice efficace e sicuro per proteggere i bambini contro importanti malattie. I rischi di queste malattie sono nettamente maggiori dei molto rari rischi delle vaccinazioni. Questo sito WEB vuole aiutarvi a prendere delle decisioni sulle vaccinazioni dei vostri bambini basate sulle migliori informazioni attualmente disponibili. Se voi avete delle domande sulle informazioni presentate da questo sito WEB, parlatene con il vostro pediatra e con i medici dei servizi di vaccinazione. |
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Nove malattie possono
essere prevenute dalle vaccinazioni di routine nel nostro Paese: difterite,
tetano,
pertosse
(tosse cattiva), poliomielite
(polio), morbillo,
parotite,
rosolia,
epatite
B e Haemophilus
influenzae di tipo b. Tutte queste malattie causano gravi complicazioni e
talvolta la morte. Le vaccinazioni aiutano i bambini a stare bene e sono una
delle più importanti cose che i genitori possono fare per proteggere i loro
figli da gravi infezioni. |
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Nelle pagine seguenti viene riportato un estratto delle informazioni presenti nel sito web del Network Italiano dei Servizi di Vaccinazione, il cui indirizzo è il seguente:
Nel sito sono disponibili un grande numero di informazioni, destinate sia ai medici coinvolti nelle problematiche vaccinali che a tutti coloro che, pur non essendo specialisti, desiderino approfondire l’argomento vaccinazioni.
E’ anche disponibile un servizio di NEWSLETTERS a cui tutti possono iscriversi e ricevere periodicamente una selezione dei più importanti aggiornamenti sull’argomento alla luce dei lavori scientifici che vengono via via pubblicati a livello internazionale.
Indice:
9. Elenco delle fonti e riferimenti
Aggiornato a luglio 2004
Network Italiano dei Servizi di Vaccinazione
www.levaccinazioni.it
COSA SONO E COME SONO FATTI I VACCINI
Cosa sono
Un vaccino è un prodotto
costituito da una piccolissima quantità di microrganismi (virus o batteri)
uccisi o attenuati, o da una parte di essi, progettato in modo da stimolare nel
corpo la naturale reazione immunitaria.
I vaccini usano il meccanismo naturale di difesa del nostro corpo – il sistema immunitario
– per costruire una specifica resistenza alle infezioni.
Questa difesa immunitaria, simile a quella che è provocata dalla malattia,
protegge dall’attacco dei microrganismi presenti nell’ambiente e nelle persone
della nostra comunità senza che si sviluppino i sintomi e le complicanze della
malattia.
Come sono fatti
I vaccini sono prodotti in diverse maniere, ma in tutti sono presenti le componenti (antigeni) che si trovano nei comuni virus o batteri che sono in grado di stimolare i meccanismi naturali di difesa del nostro corpo. I vaccini contengono anche piccole quantità di conservanti e antibiotici e alcuni contengono sali di alluminio per aiutare a produrre la risposta immune.
Attenuazione dei virus
Usando questa strategia,
i virus vengono indeboliti così che si riproducono con molta difficoltà
all’interno dell’organismo. I vaccini contro il morbillo, la parotite, la
rosolia e la varicella sono fatti in questa maniera. I virus normalmente
causano la malattia moltiplicandosi molte volte nel corpo. Mentre i virus
naturali si replicano migliaia di volte, i virus attenuati dei vaccini di norma
si replicano per non più di 20 volte. Poiché i virus dei vaccini non si
riproducono molto non sono in grado di causare la malattia.
Il vantaggio dei virus vivi "attenuati" è che una o due dosi di
vaccino determinano una immunità che dura tutta la vita. Il limite di questi
vaccini è che questi in genere non possono essere somministrati a persone con
difetti del sistema immunitario (come persone affette da cancro o AIDS).
Inattivazione dei virus
Usando questa strategia i
virus sono completamente inattivati (o uccisi) con sistemi chimici, di
conseguenza il virus non può moltiplicarsi o causare la malattia. Sono fatti in
questo modo i vaccini polio-inattivato (IPV Salk), epatite-A, un tipo di
vaccino contro l’influenza e il vaccino contro la rabbia.
Il vantaggio di questo approccio è che il vaccino non può causare, neanche in
forma lieve, la malattia che previene e può essere dato anche alle persone con
il sistema immunitario compromesso. Il limite è che per assicurare
l’immunizzazione occorrono somministrare più dosi di vaccino.
Usare parti di virus
Usando questo sistema,
uno specifico componente del virus viene rimosso o sintetizzato e usato come
vaccino. Il vaccino contro l’Epatite B e i vaccini contro l’influenza split
sono fatti in questa maniera. Il vaccino contro l’epatite B è composto da una
proteina che si trova sulla superficie del virus che viene prodotto per sintesi
usando la tecnica del DNA ricombinante.
Il vaccino contro l’Epatite B può essere somministrato anche alla persone con
sistema immunitario compromesso e il vaccino sembra indurre protezione per
tutta la vita dopo tre dosi.
Usare parti di batteri
Alcuni batteri causano
malattia attraverso la produzione di una proteina dannosa, detta tossina. Alcuni
vaccini vengono allestiti prendendo la tossina e inattivandola chimicamente (la
tossina dopo essere inattivata viene detta anatossina). Dopo l’inattivazione la
tossina mantiene la capacità di stimolare il sistema immunitario ma non può più
causare danni. Sono fatti in questo modo i vaccini contro la difterite, il
tetano e i nuovi vaccini acellulari contro la pertosse.
Un’altra maniera di costruire un vaccino batterico è utilizzando parti del
rivestimento glucidico (o polisaccaridico) dei batteri. La protezione contro
l’infezione di alcuni batteri si basa sull’immunità verso questo rivestimento
di zuccheri. Comunque, poiché i bambini piccoli non hanno una risposta
immunitaria buona contro il rivestimento glucidico da solo, tale rivestimento
viene legato ad una proteina innocua (questo è chiamato vaccino polissacaridico
coniugato). Sono allestiti in questo modo i vaccini contro l’Haemophilus
influenze e il nuovo vaccino contro lo pneumococco.
Come i vaccini virali inattivati, anche i vaccini batterici possono essere
somministrati alle persone con il sistema immunitario compromesso, ma spesso
sono necessarie più dosi per indurre una adeguata protezione immunitaria.
Adiuvanti nei vaccini
Nei vaccini sono presenti
anche piccolissime quantità di sostanze necessarie per prevenire contaminazioni
batteriche, evitare la perdita di efficacia nel tempo o potenziare la risposta
immunitaria.
Gli adiuvanti utilizzati più frequentemente sono:
Antibiotici: sono utilizzati per prevenire la crescita batterica nelle culture vaccinali. La neomicina è uno degli antibiotici più frequentemente utilizzati a tale scopo.
Alluminio: sotto forma di sali di alluminio è utilizzato nei vaccini per aumentare la stimolazione immunitaria ed aumentare la produzione di anticorpi nei confronti della malattia.
Formaldeide: è utilizzata per uccidere virus e batteri che possono trovarsi nelle colture usate per produrre vaccini.
Monossido di glutammato (MSG): è utilizzato come stabilizzante in alcuni vaccini che in tal modo rimangono inalterati in situazioni quali cambiamenti di temperatura, umidità, ph ecc.. L'MSG viene utilizzato molto spesso nei cibi.
Solfato: sotto forma di sodio metabisolfito è anch'esso uno stabilizzante. Si trova anche in alcuni cibi e bevande alcoliche.
Thimerosal: è un conservante. Il thimerosal contiene mercurio è può trovarsi sotto forma di etilmercurio, acido tiosalicilico, idrossido di sodio ed etanolo. Si trova anche come conservante nei liquidi di pulizia delle lenti a contatto e negli spray orali.
COME FUNZIONANO I VACCINI
I vaccini funzionano
stimolando i meccanismi naturali di difesa che il nostro organismo usa contro
le infezioni.
Quotidianamente il corpo umano viene bombardato con batteri e virus e con altri
microrganismi presenti nell’ambiente o nelle persone che vivono nella nostra
comunità. Quando una persona viene infettata da un microrganismo, il sistema
immunitario cerca di mobilitare le sue difese contro questa aggressione. Se
questa difesa ha successo l’infezione viene sconfitta e si crea una resistenza
– immunità - verso nuovi attacchi da parte dello stesso microrganismo. Se la
difesa fallisce, l’infezione del batterio o virus causa la malattia con tutte
le sue conseguenze.
Nel processo di sviluppo dell’immunità l’organismo produce delle sostanze,
denominate anticorpi, dirette contro alcune parti dello specifico germe –
antigeni – e conserva un ricordo di queste sostanze estranee.
Questa memoria immunitaria può essere richiamata in caso di necessità per una
protezione futura, anche molti mesi e anni dopo. Gli anticorpi circolanti nel
torrente sanguigno impediscono a batteri e virus di causare delle malattie ed
eliminano il germe dall’organismo. La prossima volta che la persona incontra lo
stesso tipo di germe questo viene immediatamente riconosciuto dal sistema
immunitario che lo elimina subito prima che possa provocare danni.
Questa è la ragione per
cui un bambino che ha avuto il morbillo non ne soffrirà una seconda volta. Il
sistema immunitario ha una memoria. La prossima volta che il virus del morbillo
incontra il bambino, le cellule che hanno prodotto gli anticorpi durante
l’infezione precedente sono già pronte e rapidamente neutralizzano e
distruggono il virus del morbillo prima che questo abbia la possibilità di
provocare un'altra volta la malattia.
Gli esperti del campo ritengono che il nostro sistema immunitario può
riconoscere e combattere efficacemente centinaia di migliaia se non milioni di
microorganismi e sostanze estranee diverse.
I vaccini lavorano in maniera analoga. Però la persona vaccinata per acquisire
l’immunità protettiva non ha bisogno di contrarre l’infezione e subire la
malattia con tutti i rischi che questo comporta. La vaccinazione permette di
ottenere una protezione immunitaria simile senza per questo provocare la
malattia.
Per cercare di spiegare in modo più comprensibile come il nostro sistema
naturale di difesa riesce a renderci immuni e come i vaccini riescono a
migliorare la capacità di difesa del nostro sistema immunitario raccontiamo la
storia di Paolo e Andrea.
La storia di Paolo e Andrea
Paolo gioca con un
bambino della sua classe che ha il morbillo. Dieci giorni dopo, Paolo ha la
febbre alta, il raffreddore, gli occhi rossi e un rush cutaneo. Il rush cutaneo
è fatto di tanti puntini rossi che sono iniziati dal viso e si sono estesi poi
a tutto il corpo. Dopo due altri giorni Paolo inizia ad avere difficcoltà a
respirare. I suoi respiri sono brevi e frequenti. La mamma di Paolo chiama il
medico che richiede una radiografia del torace. La radiografia mostra che Paolo
ha una polmonite (complicanza comune dell’infezione del morbillo). Paolo viene
ricoverato in ospedale dove rimane 5 giorni prima di essere dimesso. Adesso,
dopo essere guarito dall’infezione del morbillo, Paolo non potrà più prendere
il morbillo. Detto in altre parole: Paolo è immune dal morbillo. Paolo è immune
dal morbillo perché ha delle cellule nel suo sangue che producono gli
"anticorpi" contro il virus del morbillo. Queste cellule, che sono
chiamate "linfociti B della memoria", saranno presenti per il resto
della vita di Paolo.
Andrea è nella stessa classe di Paolo e anche lui è stato in contatto con il
bambino che aveva il morbillo. Andrea però non ha sviluppato nessun sintomo del
morbillo. Non ha avuto febbre, rush o polmonite. Andrea è stato infettato dal
virus del morbillo, ma non ha avuto nessun sintomo della malattia. Questa è
chiamata "infezione asintomatica". Anche Andrea è ora immune dal
morbillo per il resto di tutta la sua vita.
La differenza tra Paolo e Andrea.
Mentre Paolo ha pagato un prezzo molto anno per la sua immunità, Andrea no. Andrea è stato fortunato. Molti bambini non hanno una malattia grave quando prendono il morbillo, molti sì. Pochissimi (meno di 1 su 100) sono invece i bambini fortunati che sviluppano una infezione asintomatica come è successo ad Andrea.
I vaccini fanno "la fortuna"
I vaccini provocano una "infezione asintomatica", ripetono cioè quello che è successo ad Andrea. I vaccini sviluppano nei bambini i vantaggi di una naturale immunità che si acquisisce con un’infezione senza però dovere soffrire delle gravi, e talvolta mortali, conseguenze di questa infezione.
I vaccini fanno in modo che tutti i bambini possano avere la fortuna che ha avuto Andrea.
Efficacia individuale
I vaccini sono una delle
più grandi conquiste della medicina e grazie alla loro capacità di proteggere
efficacemente contro molte malattie infettive hanno difeso milioni di persone
nel nostro Paese e nel Mondo dagli effetti devastanti di queste malattie.
L’efficacia protettiva assicurata dai vaccini è in genere simile a quella che
segue alla malattia e,in alcuni casi come per il tetano e le forme invasive da
Hib, è addirittura maggiore.
Tuttavia, l’efficacia dei
vaccini non è assoluta ( è inferiore al 100%); anche quando tutte le dosi
previste sono state regolarmente somministrate non tutte le persone risultano
completamente protette contro la malattia.
I vaccini contro la polio, il tetano, l’HIB, il morbillo, la parotite e la
rosolia proteggono molto più del 95% dei bambini che hanno completato il
calendario previsto.
Tre dosi del vaccino contro la pertosse proteggono circa l’85% dei bambini
vaccinati, e inoltre possono ridurre la gravità della malattia nell’altro 15%
dei bambini (che non sono stati completamente immunizzati) nel caso vengano
colpiti dalla pertosse.
Tre dosi di vaccino contro l’epatite B proteggono più del 95% dei bambini
verosimilmente per tutta la vita.
Per alcuni vaccini come ad esempio il tetano e la difterite possono rendersi
necessarie delle dosi di richiamo perché l’immunità si riduce con il tempo.
Efficacia in una popolazione
La vaccinazione oltre a
proteggere le persone immunizzate, diminuisce anche il numero di suscettibili
alla malattia e ne rallenta la circolazione.
Quindi accanto alla difesa della singola persona i programmi di vaccinazione
determinano una protezione della popolazione definita herd immunity o immunità
di branco.
Le campagne di vaccinazione, proprio per effetto della immunità di branco,
hanno complessivamente una efficacia nettamente superiore alla efficacia
protettiva della vaccinazione nel singolo.
Prima che i vaccini venissero largamente utilizzati, le malattie infettive
causavano migliaia di morti ogni anno sia tra i bambini che tra gli adulti.
Per capire la loro efficacia in una popolazione vediamo l’esempio di cosa è successo negli Stati Uniti:
La quasi totalità dei casi residui si è verificata tra persone non vaccinate.
La formidabile riduzione delle malattie prevenibili con vaccinazione negli Stati Uniti.
Malattia |
N° massimo di casi |
N° casi nel 1999 |
Efficacia ( riduzione %) |
Morbillo |
894.134 (1921) |
86 |
99,9 % |
Parotite |
152.209 (1968) |
352 |
99,8 % |
Polio (paralisi) |
21.269 (1952) |
0 |
100 |
Rosolia |
57.686 (1969) |
238 |
99,6 % |
Difterite |
206.939 (1921) |
1 |
100 |
Tetano |
1.560 (1948) |
33 |
97,9 % |
Pertosse |
265.269 (1934) |
6.031 |
97,7 % |
Haemophilus influenza < 5 anni |
20.000 (stima) |
230 |
98,9 % |
L’efficacia minima di una
campagna di vaccinazione è stata del 97,7 % e nella maggior parte delle
malattie prevenibili con vaccinazione è stata superiore al 99 %.
Assicurare elevati livelli di copertura in una popolazione permette quindi di
portare sostanzialmente al 100% l’efficacia dei vaccini nelle persone vaccinate
e in più di proteggere anche la maggior parte dei bambini che per motivi di
salute o per contrarietà dei loro genitori non hanno potuto beneficiare delle
vaccinazioni.
In Finlandia ad esempio non si hanno più casi di morbillo dal 1996 e nessun
caso di parotite o di rosolia dal 1997.
Efficacia universale: l’eradicazione.
Alcune vaccinazioni
possono essere ancora più efficaci di quanto si è presentato fino ad ora.
Possono infatti portare alla eliminazione dei virus contro cui sono dirette
così da liberare per sempre l’umanità da alcune gravissime malattie infettive e
rendere, dopo, anche inutile continuare la vaccinazione.Questo è già successo e
sta per succedere ancora.
L’eradicazione del vaiolo.
Quando si parla di vaccinazioni è impossibile non parlare del vaiolo. L’eradicazione di questa malattia rappresenta infatti il maggiore successo mai ottenuto con una strategia vaccinale. Vaccinando per un lungo periodo la quasi totalità della popolazione si è riusciti ad impedire che il virus che provoca la malattia potesse circolare. Il virus del vaiolo, per sopravvivere, ha bisogno di un ospite umano che sia suscettibile alla malattia. Quando nella popolazione non ci sono più suscettibili o sono molto pochi, il germe non sa più dove andare e quindi scompare. Nel 1967 il vaiolo era ancora endemico in 31 paesi del mondo. Solo in quell’anno tra 10 e 15 milioni di persone furono colpite dalla malattia. Di queste, circa 2 milioni morirono, e tra coloro che erano sopravvissuti milioni rimasero sfigurati o ciechi. L’ultimo caso conosciuto di vaiolo è stato registrato in Somalia il 26 Ottobre 1977.
L’eradicazione della polio.
Il 31 maggio 1988, come
ogni altro giorno, 1000 bambini sono stati paralizzati dalla polio. La maggior
parte di questi bambini viveva nei Paesi più poveri del mondo.
In quello stesso giorno a Ginevra, i leaders sanitari del mondo hanno deciso di
eradicare la polio dal mondo per sempre.
Nel gennaio 2000, dieci
anni dopo che l’iniziativa di eradicazione della polio è stata lanciata, erano
solo circa 30 i bambini ancora paralizzati dalla polio ogni giorno nel mondo.
Ma ancora 30.
Grandissimi progressi erano stati fatti in questo decennio di attività.
Tre continenti sono già liberi da polio, cioè non si verificano casi di
trasmissione indigena della malattia. Le Americhe sono state certificate libere
da polio nel 1994. La Regione del Pacifico orientale che include la Cina è
stata certificata nel 2000. L’Europa è libera da polio da due anni.
L’ultima caso di poliomielite nella Regione Europea è stato segnalato il 26
novembre 1998. Questo bambino si chiama Melik Milas. Vive in un piccolo
villaggio nella provincia di Agri, in Turchia al confine con l’Iran. Melik
aveva 33 mesi quando è stato colpito dalla polio paralisi. Non aveva ricevuto
nessuna vaccinazione contro la polio ed è stato colpito da un poliovirus di
tipo 1.
Il 2000, anno target per
questo progetto, è stato un anno cruciale sulla strada della eliminazione per
sempre del virus polio che era ancora presente, all’inizio dell’anno, in 30
Paesi del mondo.
Quando saremo riusciti ad eliminare la poliomielite non avremo più bisogno
della vaccinazione e sarà possibile pensare alla eradicazione di altre
malattie: il prossimo candidato alla eliminazione è il virus del morbillo.
SICUREZZA DEI VACCINI
Poiché i vaccini sono
dati a persone sane, è necessario che siano garantiti i più elevati standard di
sicurezza. Come risultato di questo principio i vaccini sono tra le cose più
sicure che possiamo ricevere.
Ma sebbene i vaccini siano estremamente sicuri, nessun vaccino è privo di
eventi avversi.
Per poter valutare se un vaccino è realmente sicuro occorre capire cosa si
definisce con la parola sicuro.
Se per sicuro si intende "libero da ogni qualsiasi effetto negativo" allora nessun vaccino è sicuro. Tutti i vaccini hanno dei possibili effetti collaterali. La maggior parte di questi eventi avversi sono lievi: dolore, rossore e gonfiore nel sito di iniezione. Ma alcuni effetti avversi dei vaccini possono essere gravi. Per esempio, i vaccini, come tutti i farmaci, possono essere, anche se molto raramente (meno di 1 caso per milione), causa di una severa reazione allergica chiamata anafilassi. Oppure, il vaccino contro la pertosse può causare pianto persistente e inconsolabile, febbre elevata o convulsioni febbrili. Sebbene nessuno di questi importanti sintomi determinano danni permanenti, possono spaventare i genitori.
I vaccini non sono del tutto innocui.Ma, in verità, pochi pensano di conoscere la definizione di "innocuo". Anche le attività di tutti i giorni contengono pericoli. Per esempio, ogni anno negli USA 350 persone muoiono a causa di incidenti durante il bagno o la doccia, 200 persone a causa di cibo aspirato in trachea mentre mangiavano, e 100 persone colpite da fulmini. Comunque pochi di noi ritengono che mangiare, fare il bagno, o camminare all’aperto in una giornata piovosa, siano attività pericolose. Noi giustamente riusciamo a capire che i benefici di queste attività hanno chiaramente un peso maggiore rispetto ai rischi.
La seconda definizione della parola sicuro è "essere protetti da un pericolo reale". Questa definizione implica che i vaccini siano in grado di dare sicurezza, cioè, che la persona vaccinata è più sicura della persona non vaccinata. Usando questa definizione, il pericolo reale (la malattia) deve essere significativamente maggiore rispetto al rischio del mezzo di protezione (il vaccino) che usiamo per difenderci dal pericolo. Detto in altre parole, i benefici di un vaccino devono avere un peso sicuramente molto maggiore rispetto ai loro rischi; solo in questo caso si può concludere che un vaccino è sicuro.
Per capire meglio
pensiamo alle cinture di sicurezza in auto, che proteggono i bambini e riducono
di molto il rischio di morire o di restare feriti in caso di incidente. In
alcuni casi le cinture sono state la causa di danni riportati da bambini. Però
i benefici di usare le cinture di sicurezza sono molto maggiori dei rischi e le
cinture sono da tutti considerate un modo sicuro per difendere un bambino
quando è in auto.
I vaccini come le cinture in auto possono essere considerati sicuri perché
proteggono in modo molto vantaggioso da un pericolo reale e molto più grave.
Anche se i vaccini
causano effetti avversi, non è certo più sicuro scegliere di evitare le
vaccinazioni.
Sfortunatamente, infatti, scegliendo di evitare i vaccini semplicemente si
sceglie di subire dei rischi diversi e molto maggiori.
I bambini non vaccinati sono a rischio per molte malattie: la polmonite causata
dal morbillo, la meningite da Haemiphilus influenzae (Hib), la sordità da
parotite, il cancro del fegato causato dal virus dell’epatite B e così via.
Quando confrontiamo i
rischi della vaccinazione con i pericoli delle malattie, i vaccini sono la
scelta di gran lunga più sicura.
Per meglio capire la definizione della parola, sicuro, quando applicata ai
vaccini, ora esaminiamo due differenti vaccini e le malattie che essi
prevengono
Il vaccino dell’Epatite B è sicuro?
Il vaccino dell’Epatite B dà poche reazioni avverse. Comunque una di queste reazione avverse è grave. Circa uno dose ogni 600.000 somministrate di vaccino contro l’Epatite B è complicata da una grave reazione allergica, detta reazione anafilattica. Si presenta con orticaria, dispnea e calo di pressione. Sebbene nessuno mai sia morto a causa di questo vaccino, i sintomi dell’anafilasssi sono causa di grande spavento.
L’epatite B acuta invece
ha una letalità elevata di 500 morti ogni 10.000 casi.
Ma soprattutto, prima della vaccinazione, ogni anno circa 9.000 italiani
morivano a causa delle malattie croniche del fegato provocate dal virus
dell’Epatite B epatiti croniche, una grave patologia del fegato (chiamata
cirrosi) o di cancro del fegato.
In Italia oltre 1 milione di persone (portatori cronici) sono infettate con il
virus dell’Epatite B. Inoltre, dato che il virus dell’Epatite B può causare una
infezione silente (cioè senza sintomi evidenti), molte persone infettate non
sanno del loro stato. Da queste persone (portatori cronici) , si può prendere
il virus. Ancor più facile è la trasmissione da una persona recentemente
infettata, anche asintomatica.
Prima dell’introduzione
del vaccino, in Italia, ogni anno migliaia di bambini con meno di 5 anni si
contagiavano con il virus dell’Epatite B da qualcuno oltre che dalla loro
madre.
I bambini sono più a rischio di sviluppare queste gravi e spesso mortali
malattie da infezione da virus dell’Epatite B ( cirrosi epatica e tumore del
fegato) se contraggono l’infezione quando sono molto piccoli. Per questa
ragione, è raccomandato, perché sicuro, il vaccino contro l’Epatite B ai
neonati.
Era sicuro il vecchio vaccino contro la pertosse?
Il vecchio vaccino antipertosse aveva molti più rischi del vaccino dell’Epatite B. Il vecchio vaccino era chiamato a cellula intera (vaccino cellulare) e aveva un alto tasso di gravi reazioni avverse: in 1 caso ogni 100 dosi somministrate pianto inconsolabile e persistente, in 1 caso ogni 330 dosi somministrate febbre più alta di 40°C, e convulsioni febbrili in 1 caso ogni 1750 dosi. In conseguenza della pubblicità negativa su questo vaccino, l’uso del vaccino contro la pertosse diminuì in molti paesi del mondo.
Per esempio, in Giappone
si smise di usare il vaccino della pertosse nel 1975. Nei tre anni precedenti
alla sospensione dell’uso del vaccino, ci furono 400 casi di pertosse e 10
morti. Tre anni dopo la interruzione della vaccinazione contro la pertosse, ci
furono 13.000 casi di pertosse e 113 morti. E’ da notare che sebbene le
reazioni avverse da vaccino erano molte, non ci furono bambini che morirono a
causa del vaccino anti-pertosse, ma al contrario molti bambini morirono a causa
dell’infezione della pertosse.
Il Ministro della Sanità giapponese, rendendosi conto dei costi del loro
errore, riprese la vaccinazione e la pertosse tornò ad essere controllata.
I bambini giapponesi dimostrarono che i benefici del vaccino contro la pertosse
erano chiaramente maggiori rispetto ai rischi. I bambini vaccinati erano molto
più sicuri dei bambini non vaccinati.
Il nuovo vaccino pertosse "acellulare" ha un rischio di reazioni avverse molto più basso rispetto al vecchio vaccino a cellula intera, perciò è ancora più sicuro.
Per poter valutare la
sicurezza di un vaccino cioè se è in grado di proteggere un bambino da una
malattia in modo conveniente occorre avere tutti e due gli occhi aperti e
guardare con attenzione sia i pericoli della malattia sia i rischi della
vaccinazione.
Se quando scegliamo di vaccinare o non vaccinare nostro figlio, chiudiamo, come
fa qualcuno, l’occhio che vede i pericoli della malattia, e scegliamo solo
guardando ai rischi dei vaccini, rischiamo di fare la scelta sbagliata,
evitando le vaccinazioni e decidendo di far correre ai bambini dei pericoli
molto maggiori.
CHI DEVE ESSERE VACCINATO
La maggior parte dei bambini
e degli adulti possono ricevere tutti i vaccini raccomandati.
Ci sono delle situazioni particolari che non permettono di eseguire i vaccini.
Queste sono evenienze rare, ben conosciute e facilmente individuabili e vengono
descritte nel paragrafo successivo.
Semplicemente, tutti gli altri bambini possono beneficiare delle vaccinazioni
in un qualsiasi normale giorno.
Nel nostro Paese nell’infanzia sono raccomandati i vaccini che proteggono contro nove diverse malattie. Questi vanno eseguiti secondo il calendario previsto; tenendo conto che calendari, vaccini, età di somministrazione sono stati studiati affinchè questo intervento preventivo risulti semplice ed efficace. Oggi sempre più i vaccini sono offerti in forma associata. Lievi differenze nei tempi di somministrazione non influenzano la validità della vaccinazione.
Le false controindicazioni.
Alcuni bambini non sono vaccinati o in altri casi la vaccinazione viene rimandata senza validi motivi. Questi motivi non reali sono chiamate false controindicazioni.
Le seguenti malattie non costituiscono in alcun modo una controindicazione alle vaccinazioni:
CHI NON DEVE ESSERE VACCINATO
In alcune situazioni particolari è opportuno che la somministrazione delle vaccinazioni venga posticipata o del tutto sospesa. Queste condizioni sono chiamate controindicazioni alla vaccinazione.
Non devono essere
vaccinati bambini con malattie acute in atto, clinicamente rilevanti o con
febbre non lieve.
Le vaccinazioni in questo caso vanno somministrate prontamente dopo la
guarigione.
Le malattie minori non sono di ostacolo alla normale esecuzione di una
vaccinazione, in particolare quando un bambino soffra di infezioni lievi delle
vie aeree superiori..
Alcune gravi malattie
(es. ipo e agammaglobulinemia, infezione da HIV, leucemie e linfomi) ed alcune
terapie (corticosteoridi ad alte dosi e per periodi superiori ad una settimana
o terapia contro i tumori) determinano una importante riduzione del
funzionamento del sistema immunitario.
In linea generale in questi casi sono controindicati i vaccini preparati con
microrganismi viventi attenuati come ad esempio il vaccino anti- polio orale
tipo Sabin , il vaccino antimorbillo-parotite-rosoilia o il vaccino contro la
varicella.
In alcune situazioni vi sono delle soluzioni alternative; ad esempio per la
vaccinazione antipolio si può somministrare il vaccino ucciso tipo Salk . In
altri casi la vaccinazione è comunque preferibile alla malattia ad es. nelle
persone con infezione da HIV può essre consigliata la vaccinazione anti
morbillo-parotite-rosolia.
La vaccinazione contro la polio orale tipo Sabin è controindicata se in famiglia vi sono persone che hanno una malattia che determina importanti disordini immunitari. In questo caso il bambino deve essere vaccinato con il solo vaccino polio ucciso tipo Salk.
Nelle persone affette da una malattia neurologica evolutiva deve essere valutata con attenzione la somministrazione del vaccino antipertosse acellulare (aP).
Alcune persone possono avere manifestato reazioni allergiche gravi ( orticaria diffusa, edema della bocca o della glottide, difficoltà respiratoria, ipotensione, shock) a sostanze che possono essere contenute anche in alcuni vaccini come ad esempio antibiotici o conservanti. In questi casi, in cui l’allergia è ben nota, è controindicata la somministrazione del vaccino che contiene la sostanza verso cui si è avuta una reazione anafilattica, e pertanto andranno scelti prodotti alternativi, con differente composizione.
Raramente i vaccini possono dare gravi reazioni avverse: encefalopatia o gravi reazioni anafilattiche ( orticaria diffusa, edema della bocca o della glottide, difficoltà respiratori, ipotensione, shock). Queste sono delle controindicazioni assolute alla somministrazioni di altre dosi dello stesso vaccino.
Come avete potuto vedere le
controindicazioni alle vaccinazioni sono evenienze rare, non usuali, ben
conosciute e facilmente individuabili. Prima di ogni vaccinazione una serie di
domande permette di verificare che non siano presenti controindicazioni.
I casi riportati sono i casi generali mentre le situazioni particolari vanno di
volta in volta valutate dal medico vaccinatore.
Perché la vaccinazione sia una scelta di tranquillità segnalate comunque al medico vaccinatore ogni dubbio e ogni problema di salute ritenuto importante.
Calendario delle vaccinazioni per l'età evolutiva
I calendari vaccinali che
individuano le età di somministrazione delle diverse vaccinazioni, sono stati
studiati affinchè questo intervento preventivo risulti semplice ed efficace
nell'assicurare la tutela della salute dei bambini.
Lievi differenze nei tempi di somministrazione non influenzano la validità
della vaccinazione, anche se ogni ritardo può aumentare il rischio di acquisire
una malattia che può essere invece tranquillamente evitata.
Vaccino |
DTP |
Polio |
Ep.B |
MPR |
Hib |
alla nascita |
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3° mese |
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5° mese |
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11° mese |
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12° mese |
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15° mese |
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3° anno |
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5-6 anni |
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11-12 anni |
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14-15 anni |
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DTP: vaccinazione
antidifterico-tetanica-pertosse
IPV: vaccino antipoliomelitico iniettabile - inattivato
OPV: vaccino antipoliomelitico orale - vivente attenuato
MPR: vaccinazione antiborbillo-parotite-rosolia
*: dopo la prima dose del vaccino , si consiglia una seconda dose in età
prescolare oppure tra gli 11 e 12 anni
Td: vaccino antidifterico-tetanico per adulti, contenente soltanto 2 Lf
di anatossina difterica
Hib: vaccinazione anti_Haemophilus influenzae b
Ep.B: vaccinazione antiepatite B
°°: neonati di madri portatrici del virus devono ricevere un'immunizzazione
attiva e passiva simultanea subito dopo la nascita
**: vaccinazione antiepatite B (in 3 dosi) negli adolescenti all'età di 11 e 12
anni non vaccinati precedentemente (fino all'anno 2003)
In
Italia sono attualmente raccomandate nove vaccinazioni.
Sono però disponibili altri vaccini utili per prevenire
altre tre malattie del bambino la varicella, le infezioni invasive da
pneumococco e la meningite da meningococco di tipo C.
Questi vaccini sono sicuri ed efficaci, ma a differenza
che per altre nazioni, non sono ancora ritenuti necessari per i bambini del
nostro Paese. Esistono infatti per l'Italia altri obiettivi prioritari nel
campo delle vaccinazioni che devono essere raggiunti a prima di ritenere
necessario consigliare uno di questi tre nuovi vaccini. Inoltre, alcune di
queste malattie hanno in Italia una frequenza molto inferiore rispetto a quella
dei paesi dove la vaccinazione è ritenuta necessaria. In Italia questi vaccini
vengono attivamente offerti solo per alcuni bambini con gravi malattie che in
caso di infezione sarebbero esposti ad un rischio molto più elevato dei bambini
sani.
Comunque dal punto di vista del genitore, se un vaccino è
sicuro, efficace e utile allora il vaccino è valido e può essere scelto per
essere eseguito al bambino.
Il vaccino a 7 componenti dovrebbe essere somministrato a:
Bibliografia
Dieci fatti
importanti che spiegano perché i professionisti della salute raccomandano le
vaccinazioni.
I |
Le vaccinazioni sono una delle cose più importanti che i genitori possono fare per proteggere i loro figli da molte gravi malattie infettive. |
II |
Le vaccinazioni sono estremamente sicure, grazie ai progressi della ricerca medica e la crescente attenzione di medici, ricercatori e operatori di sanità pubblica alla qualità ed alla sicurezza dei vaccini. |
III |
I bambini e gli adulti che non sono stati immunizzati hanno un rischio estremamente maggiore di venire infettati, o di subire seri danni a causa di importanti malattie infettive che potrebbero essere prevenute grazie alle vaccinazioni. |
IV |
I neonati e i bambini piccoli sono particolarmente vulnerabili alle malattie infettive; è per questo che è essenziale che siano protetti con le vaccinazioni. |
V |
Nonostante non sia possibile escludere un certo rischio associato con ogni vaccinazione, la probabilità, per i bambini e gli adulti di subire danni a causa delle malattie è di gran lunga maggiore. |
VI |
La ragione per cui i bambini ora ricevono più vaccinazioni risiede nel fatto che oggi noi siamo in grado di proteggerli per molte più malattie gravi che nel passato. |
VII |
Le persone che non sono immunizzate aumentano la probabilità che anche altri siano colpiti dalle malattie. Le malattie infettive si diffondono tra le persone che non sono state vaccinate, e in quella piccola percentuale di persone nelle quali la vaccinazione non ha funzionato. |
VIII |
Le vaccinazioni agiscono aiutando il sistema immunitario a diventare più forte. |
IX |
Non ci sono reali alternative per proteggersi contro alcune importanti malattie infettive. |
X |
Senza le vaccinazioni, le malattie per cui ora siamo protetti possono tornare a far ammalare, e anche ad uccidere, molti neonati, bambini e adulti. Molti di quelli che sopravvivono alle malattie possono soffrirne le conseguenze per il resto della loro vita. |
I VACCINI: DOMANDE E
RISPOSTE SU ... COME FUNZIONANO E PERCHE'
FARE I VACCINI Perché è necessario
che vaccini il mio bambino? Ci sono due ragioni per
vaccinare, il suo, come tutti gli altri bambini in Italia: è importante per
ogni bambino ed è utile alla comunità.
Quali sono i motivi
per cui è necessario vaccinare? Per prevenire
infezioni comuni Alcune infezioni sono
così comuni in questo paese che la scelta di evitare un vaccino equivale alla
scelta di prendere l’infezione. Per esempio, la scelta di non somministrare
il vaccino contro il morbillo equivale a scegliere il rischio grave e a volte
fatale di un’infezione da morbillo. In Italia nel 1997 sono stati notificati
più di 40 mila casi di morbillo 500 volte di più dei casi notificati nel 1999
in tutti gli Stati Uniti d’America. Per prevenire
infezioni che ricompaiono con facilità Nelle maggior parte
delle regioni italiani si hanno elevate coperture vaccinali per alcune
malattie e queste continuano a persistere a livelli molto più bassi che nel
passato (per esempio la pertosse). Per prevenire
infezioni gravi che sono ancora frequenti in altre parti del mondo Sebbene alcune malattie
siano state eliminate completamente (polio) o di fatto (difterite) dal nostro
paese, queste sono ancora presenti in molte parti del mondo. Nel 2000 si sono
verificati, nel mondo, ancora 30 casi di polio paralitica ogni giorno (India
e Africa) e solo pochi anni fa nel 1996 si è avuta una grave epidemia di
polio nella vicina Albania. Nella seconda metà degli anni ’90 si sono avuti
oltre 100 mila casi di difterite con più di 3000 morti in Russia ed in altri
paesi dell'ex URSS. I vaccini sono
contrari alla natura ? No, al contrario, i
vaccini agiscono proprio utilizzando i meccanismi di difesa che la natura ci
ha reso disponibili. La scienza si è gradualmente evoluta e ora conosce le
regole e le leggi di base utilizzate dalla natura per prevenire o guarire
dalle malattie infettive. Ma laddove agenti infettivi (virus e batteri)
spesso causano gravi malattie o a volte la morte prima che il sistema
immunitario possa mobilitare le sue difese, i vaccini sono preparati per
stimolare allo steso modo il sistema naturale di difesa del nostro organismo
senza che però si verifichino i danni causati dall’infezione. I vaccini possono
sovraccaricare il sistema immunitario dei neonati e dei bambini? No. I bambini sono
esposti al bombardamento quotidiano di germi che si trovano nell'aria che
respirano e nel cibo che mangiano e il loro sistema immunitario non ha nessun
problema di gestire questa esposizione. Le vaccinazioni non sovraccaricano il
sistema immunitario di un bambino; al contrario: rafforzano il suo sviluppo. I vaccini possono
indebolire il sistema immunitario? I vaccini non
indeboliscono il sistema immunitario, lo rafforzano. Questo vale anche per i
neonati. Una infezione naturale, invece, può evidentemente indebolire il
sistema immunitario di un bambino, rendendo più difficile la lotta contro
un'infezione concomitante. Per esempio un bambino precedentemente sano che si
ammali di varicella può essere infettato da pericolosi batteri, che possono
provocare malattie gravi, tali da richiedere il ricovero o addirittura
portare a morte il bambino. Analogamente un bambino con morbillo sviluppa più
facilmente infezioni dell'orecchio medio o la polmonite.
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EFFICACIA DEI VACCINI
Come sappiamo che i
vaccini sono efficaci? Prima della loro
autorizzazione, vengono eseguiti degli studi che valutano la immunogenicità dei
vaccini cioè la loro capacità di stimolare il sistema immunitario a produrre
anticorpi protettivi contro la malattia. Questa prima fase viene poi seguita
da studi che definiscono direttamente l’efficacia nel prevenire la malattia
confrontando la frequenza di casi nei bambini vaccinati e nei bambini non
vaccinati. E’ meglio contrarre
la malattia o essere vaccinati? Le malattie causano
sofferenza e in molti casi complicanze con esiti permanenti o morte. I
vaccini proteggono dalla malattia senza i rischi delle complicanze
gravi.
Non è grazie alle
migliorate condizioni igieniche e sanitarie che le malattie hanno cominciato
a scomparire? Se è vero che nel 20°
secolo si è cominciato a controllare meglio le malattie infettive grazie alle
migliorate condizioni igieniche e sanitarie (es. acqua potabile), è solo dopo
l’ utilizzo su larga scala dei vaccini che l’incidenza delle malattie
infettive prevenibili con vaccino ha cominciato a calare drammaticamente.
Riportiamo alcuni esempi:
Perché durante una
epidemia a volte la maggior parte delle persone che si ammalano sono
vaccinate? Sebbene i vaccini siano
molto efficaci, l’efficacia non raggiunge mai il 100%. Per esempio,
l’efficacia del vaccino antimorbillo e di quello antipolio è del 99%, ciò
significa che la vaccinazione è in grado di proteggere 99 dei 100 bambini
vaccinati. In altre parole , in caso di epidemia, solo un piccolissimo numero
di vaccinati potrà contrarre la malattia. Poiché però la maggior parte dei
bambini sono vaccinati può accadere che durante una epidemia il numero
assoluto di casi di malattia tra i soggetti vaccinati superi quello dei
soggetti non vaccinati, la proporzione però resta di gran lunga maggiore tra
i non vaccinati. Spieghiamo con un esempio:
Se le malattie
prevenibili con vaccinazione sono state virtualmente eliminate in molti stati
perché in quei paesi si continua a vaccinare? Sebbene in parecchi
Paesi molte malattie siano state potenzialmente eliminate una epidemia di
difterite, morbillo o altre malattie prevenibili con vaccino può ancora
ripresentarsi.
Quanto dura la
protezione? La maggior parte delle
vaccinazioni proteggono per tutta la vita per cui non sono previsti richiami
oltre al ciclo di base. Questo vale per il morbillo, la rosolia, la parotite,
la polio e verosimilmente per l’epatite B. Quanto tempo ci
mette una vaccinazione per essere efficace? In generale, occorrono
alcune settimane perché una normale risposta immune si completi. Questo vuol
dire che la protezione da un’infezione non inizierà immediatamente dopo la
vaccinazione. Molte vaccinazioni hanno bisogno di più di una iniezione per
assicurare una protezione di lunga durata. Un bambino che abbia ricevuto solo
una o due dosi di vaccino contro la difterite-tetano-pertosse (DTaP) è solo
parzialmente protetto e può ancora ammalarsi se esposto a queste malattie. Tutte le persone
sono protette con la vaccinazione? No, anche quando il
ciclo completo di un vaccino è stato eseguito, non tutte le persone risultano
protette contro la malattia. Anche se tutti i vaccini determinano elevati
livelli di protezione, l’efficacia della vaccinazione non è mai pari al 100
%. I vaccini contro morbillo, rosolia, tetano, polio e Hib proteggono più del
95 % dei bambini che hanno completato la vaccinazione. |
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SICUREZZA DEI
VACCINI. I vaccini sono
sicuri? I vaccini sono
estremamente sicuri e, nel corso degli anni, medici, ricercatori e operatori
di sanità pubblica hanno perseguito l’obiettivo di rendere questi prodotti
sempre più sicuri ed efficaci. L’autorizzazione e l’immissione in commercio
dei vaccini è subordinata al controllo di stato. Eccone la dimostrazione:
Come si può
affermare che un vaccino è sicuro? Il vaccino dapprima
viene studiato in laboratorio, poi testato negli animali ed infine nell’uomo.
I vaccini vengono somministrati ai bambini solo dopo essere stati
somministrati e valutati negli adulti. Ad ogni livello i risultati devono
garantire sia l’efficacia del prodotto che la sua sicurezza. Quali sono le prove
prima di autorizzare il commercio di un vaccino? L’autorizzazione
all’immissione in commercio di un vaccino è un processo molto lungo e può
durare anche più di 10 anni in quanto è richiesto il superamento di tre fasi
di sperimentazioni cliniche (trials). La prima fase è contenuta, in genere
coinvolge un ridotto numero di volontari (20-100 persone), dura pochi mesi e
serve a stabilire la sicurezza di base. La seconda fase è più ampia,
coinvolge parecchie centinaia di volontari e dura da alcuni mesi a pochi
anni. La terza fase coinvolge da parecchie centinaia a parecchie migliaia di
persone e tipicamente dura alcuni anni. Il vaccino viene prodotto su larga scala
e messo in commercio solo dopo l’approvazione ministeriale. Prima
dell’immissione in commercio ogni lotto di vaccino viene testato
relativamente a purezza, efficacia e sicurezza. Come è monitorata la
sicurezza dei vaccini? Per quanto riguarda il
nostro paese esiste il sistema di farmacovigilanza in base al quale qualsiasi
sanitario deve segnalare al Ministero della Sanità ogni evento avverso
osservato dopo somministrazione di farmaci. Per quanto riguarda i vaccini le
segnalazioni sono regolamentate inoltre da alcune circolari ministeriali ed è
prevista una scheda di segnalazione specifica. Per i vaccini, quindi, vi è un
duplice sistema di sorveglianza. I vaccini provocano
degli effetti collaterali? Sì. I vaccini moderni
sono molto efficaci nell’assicurare elevati livelli di protezione verso le
malattia infettive. Tutti i vaccini utilizzati in Italia sono accuratamente
testati per la loro sicurezza. Come tutti i farmaci, compresi anche quelli
naturali, i vaccini possono avere degli effetti collaterali. Nel caso dei
vaccini, la maggior parte degli effetti collaterali è di breve durata e non
ha conseguenze permanenti. Gli effetti collaterali delle vaccinazioni usate comunemente in Italia sono riassunte nella tabella successiva. |
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Vaccino |
Effetti collaterali |
Quando possono iniziare |
|
Difterite-tetano-pertossse |
Febbre lieve, dolore, arrossamento e gonfiore nel punto di iniezione |
Entro 4 ore |
|
Polio
Sabin orale OPV |
Diarrea, stanchezza |
Entro 4 ore |
|
Polio
Salk iniettivo IPV |
Febbre lieve, dolore, arrossamento e gonfiore nel punto di iniezione |
Entro 4 ore |
|
Morbillo-parotite-rosolia
MPR |
Febbre lieve, rash cutaneo, ingrossamento delle ghiandole |
Tra i 5 e i 12 giorni dopo la vaccinazione |
|
Epatite B |
Febbre lieve, dolore, arrossamento e gonfiore nel punto di iniezione |
Entro 4 ore |
|
Nel caso
che i sintomi si protraggano per più di due giorni può essere opportuno
consultare il vostro medico per verificare che non si tratti di un comune
effetto collaterale ad una vaccinazione ma di sintomi riferibili ad un’altra
malattia che deve essere riconosciuta e trattata. Dopo la vaccinazione
il mio bambino è irrequieto, che cosa devo fare? Dopo la vaccinazione i
bambini possono apparire particolarmente irrequieti poiché possono sentire
dolore nella sede dell’iniezione o avere la febbre. Si può somministrare loro
un farmaco, il "paracetamolo", che aiuta a ridurre il dolore e la
febbre; tale sostanza si trova in commercio con il nome di Tachipirina,
Efferalgan, ecc. Sul retro si riporta un prospetto indicativo con le modalità
di somministrazione del farmaco. Ai bambini è sconsigliato somministrare
Aspirina per la comparsa, in qualche caso, di effetti collaterali importanti. Per alleviare il
fastidio é sufficiente applicare un panno pulito e fresco sulla zona dolorosa
ed infiammata, se ritenete che il bambino abbia molto dolore poiché reagisce
alla minima pressione potete somministrare il paracetamolo come descritto nel
prospetto. Se dopo 24 ore il rossore tende ancora ad aumentare chiamate il
pediatra di base o il servizio vaccinale. Penso che il
bambino abbia la febbre, che cosa devo fare? Prima di tutto verificate
se l’impressione è corretta e misurate la temperatura al bambino. E’
consigliabile misurare la temperatura rettale; la temperatura ascellare o
orale è in genere più bassa di 0,5° C e meno attendibile. Se il bambino ha la
febbre:
Se la febbre persiste o
tende ad aumentare consultate il pediatra di fiducia. Cosa si intende per
eventi avversi che possono seguire ad una vaccinazione? Gli eventi avversi sono
quelle reazioni che possono considerarsi serie o inattese come conseguenza dell’aver
fatto una vaccinazione. Gli eventi avversi non comprendono gli effetti
collaterali comuni alle vaccinazioni che sono elencati nella tabella
precedente. Cosa devo fare se
penso che mio figlio abbia un effetto avverso ad una vaccinazione? Nel caso pensate si
stia verificando una reazione moderata o grave, dovete rivolgervi
immediatamente al vostro medico o al medico del servizio di vaccinazioni. Gli eventi avversi
ai vaccini devono essere segnalati? Tutti gli eventi
avversi che sono successivi ad una vaccinazione devono essere segnalati al
sistema di sorveglianza nazionale degli eventi avversi ai farmaci. La
segnalazione è obbligatoria. Dare al bambino più
vaccini contemporaneamente per differenti malattie aumenta il rischio di
effetti collaterali nocivi? No, i vaccini vengono
autorizzati per essere usati contemporaneamente soltanto quando
si sono dimostrati sicuri ed efficaci quando
somministrati assieme. Può il vaccino MPR
causare autismo? No. Sono stati fatti
molti studi per studiare se il vaccino MPR può causare autismo, un disordine
comportamentale cronico che comincia a manifestarsi durante la prima
infanzia. Uno dei primi studi, che ora è stato provato avere dei gravi errori
nel metodo di ricerca, suggeriva che potevano esserci dei legami tra il
vaccino MPR e autismo. Invece moltissimi studi che hanno usato metodi
diversi, scientificamente validi, hanno portato alla conclusione che non ci
sono evidenze di una relazione tra vaccino MPR e autismo.
Può il vaccino
contro la pertosse DTaP causare epilessia?
Vi è una relazione
tra vaccino contro la pertosse e le convulsioni febbrili?
Il vaccino contro
l’Haemophilus influenzae di tipo b. Il vaccino contro
l’Hib può causare il diabete? No. L’ipotesi che il vaccino
Hib possa essere associato con il diabete non è sostenuta da nessuna evidenza
scientifica. Il tasso di diabete nei bambini vaccinati è stato confrontato
con il tasso dei bambini non vaccinati che erano nati prima che il vaccino
fosse disponibile. Non è stata trovata alcuna associazione tra vaccino e
sviluppo di diabete. Il vaccino contro
l’Epatite B causa malattie del sistema nervoso come la sclerosi multipla ? No, non ci sono
evidenze scientifiche che il vaccino dell’Epatite B causa la sclerosi
multipla. Nel 1994 l’Institute of Medicine (una prestigiosa organizzazione di
ricerca fondata dal Congresso degli USA) ha riesaminato tutte le informazioni
disponibili e ha concluso che i dati non mostrano che il vaccino possa
causare malattie del sistema nervoso. Più recentemente, nel 1998, il Comitato
sulla Prevenzione dell’’Epatite Virale B dell’OMS ha chiesto ad un comitato
di esperti di rivedere ulteriormente i dati scientifici su vaccinazione
antiepatite B e sclerosi multipla. Questi esperti hanno concluso,
nuovamente, che il vaccino dell’Epatite B non causa la sclerosi
multipla.
|
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CHI
DEVE O NON DEVE ESSERE VACCINATO. Devono essere
vaccinati i bambini in allattamento? Sì. Tutti i bambini,
anche quelle che vengono allattati al seno, devono ricevere tutti e 9 i
vaccini. Devono essere
vaccinati i bambini prematuri? Sì. Se il bambino è
nato prima del termine, bisogna che riceva le vaccinazioni secondo il normale
calendario raccomandato. Deve essere
ricominciato il ciclo se si sono saltate delle dosi? No. I vaccini vengono
somministrati con una serie di iniezioni secondo intervalli di tempo
programmati. Questi intervalli vanno rispettati perché sono stati studiati
per ottimizzare la risposta immunitaria, facilitare la esecuzione delle
vaccinazioni e assicurare il più precocemente possibile la protezione dalle
malattie evitabili con vaccinazione. Gli intervalli sono però indicativi
perchè la capacità del nostro sistema immunitario di rispondere alla
stimolazione dei vaccini e molto grande. Vaccinazione di
persone con lievi malattie? Sì. Le persone con
sintomi e infezioni lievi come tosse, dolore alle orecchie, febbre lieve o
diarrea possono ricevere tutti i vaccini raccomandati. Le malattie lievi non
compromettono la capacità del sistema immunitario di rispondere in maniera
efficace ai vaccini. Purtroppo, malattie lievi sono spesso motivo di mancata
somministrazioni ai bambini di vaccini a loro necessari. Possono esser
vaccinate le persone che sono in terapia con corticosteroidi ( cortisone e
analoghi)? Gli steroidi, che
possono indebolire il sistema immunitario, vengono spesso somministrati alle
persone con problemi come asma, malattie reumatiche o altro. Cortisone in crema o spray (Aerosol) Steroidi somministrati per bocca per meno di due settimane Alte dosi di steroidi somministrati per bocca per più di due
settimane. Questi
vaccini possono essere somministrati circa 3 mesi dopo aver terminato la
terapia con gli steroidi. Possono essere
vaccinate le persone con allergia agli antibiotici Alcune persone sono
allergiche agli antibiotici, con orticaria, difficoltà respiratorie,
ipotensione o shock. Comunque, nessuno dei 9 vaccini raccomandati
nell’infanzia contiene antibiotici verso i quali i bambini sono normalmente
allergici. Perciò nessuno dei vaccini può causare problemi ai vostri bambini
se sono allergici a, per esempio, penicillina, amoxacillina, cefalosporine o
sulfamidici. Possono essere
vaccinate le persone con allergia all’uovo? Alcune persone sono
allergiche alle proteine dell’uovo che causano orticaria generalizzata,
difficoltà respiratorie, ipotensione o shock. Questa è una condizione molto
rara (meno di 1 persona ogni 100 mila).
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VACCINO
CONTRO L’HAEMOPHILUS INFLUENZAE B Il vaccino contro
l’Hib può causare il diabete? No. L’ipotesi che il
vaccino Hib possa essere associato con il diabete non è sostenuta da nessuna
evidenza scientifica. In alcuni paesi industrializzati il diabete tra i
bambini è in aumento. La causa di questo aumento non è conosciuta, ma gli
studi che hanno esaminato un possibile ruolo del vaccino Hib hanno dimostrato
che non causa il diabete. Il tasso di diabete nei bambini vaccinati è stato
confrontato con il tasso nei bambini non vaccinati nati prima che il vaccino
fosse disponibile. Non sono state riscontrate differenze significative tra i
due gruppi e, quindi, alcuna associazione tra vaccino e sviluppo di diabete. Se le malattie da
Hib sono prossime ad essere completamente eliminate, il mio bambino deve
essere ancora vaccinato? Si. Nonostante le
malattie da Hib siano vicine ad essere eliminate in soli pochi anni come
risultato del vaccino Hib, nelle regioni del nostro Paese dove la
vaccinazione è diffusamente accettata, i genitori devono continuare a
proteggere i loro bambini con il vaccino. Chiunque abbia 5
anni o più necessita del vaccino HIB? Vi sono pochi dati
sull’efficacia dell’HIB in persone di 5 anni o più. La vaccinazione in
soggetti non vaccinati di 5 o più anni è raccomandata per persone con
codizioni particolari quali l'asplenia (mancanza della milza) funzionale o
anatomica, l'anemia a cellule falciformi, l'infezione da HIV o altre
condizioni che comportano immunodeficienza. Una singola dose di qualsiasi
vaccino HIB è probabilmente sufficiente nella maggior parte dei casi. Qual è la differenza
tra la malattia da HIB e l'influenza? L'HIB è un batterio capsulato polisaccaridico che causa una varietà di sindromi invasive, come meningite, epiglottite e polmoniti, che sono quindi malattie batteriche. L'influenza è invece provocata da virus che circolano ampiamente nella popolazione umana e che, a causa della loro variabilità, provocano periodicamente epidemie molto estese. NOTA STORICA: l'HIB fu per la prima volta isolato nel 1889 dallo sputo di un paziente che morì di influenza, e l'organismo isolato, detto poi bacillo di Pfeiffer, si considerò essere la causa della malattia del paziente. L'HIB ricevette il suo nome nel 1920, mentre la natura virale dell'influenza non fu scoperta fino al 1933.
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VACCINO CONTRO
L'EPATITE B Perché i neonati hanno
bisogno del vaccino contro l’Epatite B? Perché non immunizzare solo i bambini
in situazioni in cui il rischio di infezione da Epatite B è elevato?
Un
neonato ha più probabilità rispetto all’adulto di sviluppare una infezione
cronica dopo essere stato esposto al virus dell'epatite B. Si è visto che tra
i bambini che si sono infettati alla nascita con l’Epatite B, la maggior
parte (tra il 70% e il 90%) sviluppava una infezione cronica ed è stato
stimato che almeno il 25% di questi muore da adulto per una malattia del
fegato causata dall’Epatite B.
Il vaccino
dell’Epatite B è sicuro?
Il mio bambino avrà
bisogno di un’altra iniezione di vaccino contro l’Epatite B in futuro? La risposta a questa
domanda non è ancora conosciuta con certezza. Recenti studi mostrano che dopo
15 anni dalla vaccinazione non è necessaria un’altra dose booster per essere
protetti. Allo stato attuale si ritiene probabile che un ciclo di tre dosi
possa essere sufficiente per tutta la vita, e che quindi non siano necessarie
dosi di richiamo. Perché si raccomanda
di vaccinare i bambini contro l’epatite B quando il maggior numero di casi di
malattia si verifica tra i giovani adulti? Al contrario di altre
malattie dell’infanzia prevenibili con vaccino, le infezioni da epatite B nei
neonati e nei bambini più piccoli sono asintomatiche. Perciò, il piccolo
numero di casi riportati di epatite B tra i bambini rappresenta la punta
dell’iceberg di tutte le infezioni HBV nei bambini. Per ogni bambino con
sintomi di HBV vi sono almeno 100 bambini con infezione asintomatica. L’infezione
da HBV durante l’infanzia comporta un alto rischio di infezione cronica.
Sulla base del rischio specifico di infezione cronica HBV, si stima che un
terzo del milione e più di italiani portatori cronici abbiano acquisito
l’infezione da neonati o da bambini piccoli. I bambini con infezione cronica
da virus dell'epatite B hanno un rischio del 25% di morire prematuramente per
cancro o cirrosi. In media, quanta protezione viene data a neonati, adolescenti e adulti da ciascuna dose del vaccino dell’epatite B? |
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Dose |
Neonati* |
Adolescenti e adulti** |
|
1 |
16-40% |
20-30 |
|
2 |
80-90 |
75-80 |
|
3 |
98-100 |
90-95 |
|
* neonati pretermine
sotto i 2 Kg hanno risposto meno spesso alla vaccinazione ** fattori che possono abbassare
il tasso di risposta sono: l’età oltre i 40 anni, il sesso maschile, il fumo,
l’obesità e la immunodeficienza. Il vaccino per
l’epatite B protegge contro l’epatite cronica e il tumore del fegato per
tutta la vita? Come per tutti i nuovi
vaccini, non è al momento noto se la vaccinazione nell’infanzia contro
l’epatite B conferirà una immunità di lungo periodo contro l’infezione
cronica da HBV, specialmente per le infezioni acquisite nell’età adulta. Un
gran numero di persone vaccinate da neonati o da bambini, e che vivono in
popolazioni ad alto rischio di infezione cronica da HBV sono state seguite
per oltre 15 anni, ed è stata riscontrata l’assenza quasi totale (< 0,1%)
di infezioni croniche tardive da HBV. Questi studi indicano che la memoria
immunitaria persiste per lungo tempo, e i dati indicano che le dosi booster
di vaccino non sono richieste almeno per la prima decade dopo la
vaccinazione del neonato, del bambino o dell’adolescente/adulto. I vaccini contro
l’epatite B sono intercambiabili? Si. I vaccini
disponibili, Recombivax-HB ed Engerix B, sono intercambiabili, usando i
dosaggi indicati per ognuno di loro. È necessario testare
le donne in gravidanza vaccinate e non per l’epatite B ? Sì. Tutte le donne in gravidanza necessitano di eseguire il test (che è gratutito) per verificare se sono portatrici croniche, e ciò in quanto, pur essendo stata vaccinate, non è detto che non siano portatrici dell'antigene di superficie del virus dell'epatite B (HbsAg negative). Poiché il test pre – vaccinale non viene fatto in tutte le persone vaccinate, è possibile che la donna fosse già portatrice dell'HbsAg prima di essere vaccinata.
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VACCINO CONTRO
MORBILLO ROSOLIA PAROTITE Se una persona
vaccinata, bambino o adulto, sviluppa un rash o febbre lieve dopo vaccino
MPR, può trasmettere il morbillo ad altre persone? Circa il 5-15 % delle
persone che ricevono il vaccino MPR svilupperanno febbre di grado lieve e/o
rash modesto da 7 a 12 giorni dopo la vaccinazione. Tuttavia, la persona non
è infettante per cui non sono necessarie precauzioni particolari. Qual è lo scopo di
una seconda dose di MPR? La seconda dose ha lo
scopo di fornire un'altra possibilità di sviluppare l'immunità verso il
morbillo a persone che non risposero alla prima dose. Circa il 5 % dei
vaccinati non sviluppano immunità dopo la prima dose. Si può eseguire il
vaccino MPR ad un bambino il cui fratellino sta effettuando la chemioterapia
perché affetto da leucemia? Sì. Il MPR ed il
vaccino per la varicella devono essere somministrati ai contatti familiari di
bambini immunocompromessi. Il polio orale è il solo vaccino che non deve
essere somministrato ad un bambino sano che vive con un bambino immunocompromesso. E' vero che
l'allergia all'uovo non è più considerata una controindicazione al vaccino
MPR? Si. Numerosi studi
hanno documentato la sicurezza dei vaccini del morbillo e della parotite (preparati
su colture cellulari di uovo embrionato di pollo) in bambini con allergia
grave all'uovo. Sia l'Accademia America di Pediatria che l'ACIP non
considerano più l'allergia all'uovo una controindicazione alla vaccinazione
con MPR; indicazioni in questo senso sono anche nelle circolari del Ministero
della Santià; le nuove indicazioni per il vaccino MPR raccomandano la
vaccinazione routinaria dei bambini allergici all'uovo senza l'uso di
speciali protocolli o procedure di desensibilizzazione E' necessario
richiedere un test di gravidanza per le donne prima di eseguire il vaccino di
MPR? No, si raccomanda che
alle donne in età fertile sia semplicemente chiesto se sono in gravidanza o
se intendono diventarlo. Se sono gravide non si vaccinano; se non lo sono si
avvertono di evitare la gravidanza per almeno tre mesi dopo la vaccinazione
(solo un mese per i singoli vaccini per il morbillo, la parotite o la
varicella).
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VACCINO
CONTRO LA PERTOSSE
Vi sono studi
sull'uso del vaccino antipertossico acellulare nell'adulto? Studi sulla sicurezza e
l'efficacia del vaccino antipertossico acellulare negli adulti sono in corso.
Nessun vaccino di questo tipo è attualmente registrato per persone di 7 anni
o più. Qual è la differenza
tra vaccini antipertossici acellulari e a cellule intere? Il vaccino contro la
pertosse a cellule intere (vecchio DTP) contiene il batterio della pertosse
inattivato. Il vaccino acellulare è una forma purificata del vaccino
pertossico e contiene soltanto da 2 a 4 degli antigeni del batterio, ritenuti
i più importanti nello sviluppo dell'immunità. In questo modo si è ottenuta
una importante riduzione degli effetti collaterali mantenendo una buona
efficacia del vaccino. Se un adolescente
contrae la pertosse, significa che egli non era stato correttamente
vaccinato? Non necessariamente.
L’efficacia della vaccinazione è del 85% . Inoltre l’immunità alla pertosse
indotta da vaccino persiste per circa 10 anni dopo l’ultima dose. Così, anche
se un bambino riceve tutte le dosi del vaccino previste dal calendario, egli
può ancora essere suscettibile da adolescente. La necessità di dosi di
richiamo di vaccino antipertossico per gli adolescenti o gli adulti è
attualmente in fase di studio. Un bambino di 2 mesi
in seguito alla prima dose di DTaP ha sviluppato pianto inconsolabile per più
di 3 ore. Per le dosi successive si continua con DTaP o con DT? Il pianto persistente
non è una controindicazione assoluta per il DTaP, ma richiede una precauzione
nelle dosi successive. I bambini che sperimentano tali sintomi non dovrebbero
NORMALMENTE ricevere dosi addizionali di qualsiasi vaccino contenente la
componente pertossica. Tuttavia, se il beneficio della vaccinazione eccede il
rischio del pianto, il bambino dovrebbe ricevere il vaccino antipertossico. Molti
medici somministrano il vaccino antipertossico se il pianto è l'unico effetto
collaterale. Un bambino con
un'infezione media delle alte vie respiratorie e con temperatura rettale di
38°C gradi dovrebbe essere vaccinato con DTaP? In generale, sì. La decisione
di iniziare o ritardare la vaccinazione a causa della corrente o recente
malattia febbrile dipende dalla severità dei sintomi e dall'eziologia della
malattia. Tutti i vaccini possono essere somministrati a bambini con malattie
minori come diarrea, infezione media delle alte vie respiratorie con o senza
febbre di grado basso o altre malattie febbrili di basso grado; queste
condizioni non dovrebbero, soprattutto se ripetute, portare ad un eccessivo
differimento delle vaccinazioni con mancato rispetto del calendario delle
vaccinazioni. Quali sono le
controindicazioni vere alla somministrazione del vaccino pertossico? Controindicazioni
permanenti sono una grave reazione allergica a un componente del vaccino o
l'encefalopatia entro 7 giorni dalla somministrazione della prima dose del
vaccino. Una malattia moderata o severa con o senza febbre, è una
controindicazione temporanea; il bambino deve essere vaccinato dopo che la
malattia è terminata.
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VACCINO
CONTRO LA POLIOMIELITE In quali circostanze
può ancora essere usato l’OPV nelle due prime dosi invece dell’IPV? Le sole circostanze in
cui si dovrebbe usare l’OPV sono: 1) in un bambino non vaccinato che dovrà
viaggiare in meno di 4 settimane verso aree dove il poliovirus selvaggio
esiste ancora (Africa ed Asia); e 2) nelle campagne di vaccinazioni di massa
per il controllo delle epidemie (condizione che non si dovrebbe ormai più
verificare nel nostro Paese). Perché è stato
recentemente cambiato la schedula per la polio? Il Ministero della
Sanità ha ritenuto che l'attuale rapporto di rischio-beneficio associato con
l'uso esclusivo di OPV per la vaccinazione di routine sia cambiato, anche a
causa del rapido progresso delle attività per l'eradicazione globale della
polio. In particolare, i benefici dell'OPV sono diminuiti di importanza
riguardo l'eliminazione del virus selvaggio associato con la poliomielite la
possibilità di importazione del poliovirus. Viceversa, il rischio di
poliomielite associata a vaccino dovuta all'OPV, che causava in Italia circa
1-2 casi di polio paralitica ogni anno, è stato giudicato non accettabile,
sia per l'assenza di malattia indigena sia per il ridotto rischio di
infezione importata. Di conseguenza si è potuto modificare il precedente
calendario ed è stato introdotto il calendario sequenziale, che prevede la
somministrazione di due dosi di vaccino ucciso IPV (Salk) seguite da
due dosi di vaccino attenuato OPV Sabin . Qual' è il rischio
di contrarre la polio dall'OPV? Negli Stati Uniti tra
il 1980 e il 1994 sono stati riportati 125 casi di polio paralitica associati
a vaccino. Qual' è il rischio
di reazioni gravi dopo IPV? Non si conoscono
reazioni gravi ed importanti dopo IPV. L'IPV è meno
efficace dell'OPV? No. L'IPV attualmente
disponibile, che è del tipo potenziato (maggiormente efficace rispetto a
quello usato negli anni 50) è efficace come l'OPV. Dopo 2 dosi di IPV il 90%
e più dei vaccinati produce livelli anticorpali protettivi verso tutti i tipi
di polivirus, e dopo 3 dosi più del 99% hanno anticorpi protettivi. In alcuni
Paesi si è arrivati alla eliminazione della malattia utilizzando il solo
vaccino IPV tuttavia, l’impiego del solo IPV non ha consentito di evitare
episodi epidemici in seguito all’importazione di virus selvaggio, perchè
protegge soltanto i vaccinati, ma non dà la cosiddetta immunità di gregge
tipica dell’OPV.Tra il 1980 e il 1994 sono stati riportati 125 casi di polio
paralitica associati a vaccino. Si verifica circa 1 caso di polio ogni 2,4
milioni di dosi di OPV somministrate. Il rischio è sia per i vaccinati che
per i contatti. Quanto a lungo
rimane nelle feci il vaccino OPV dopo la dose? In genere fino a 6
settimane. Per un periodo più lungo dopo la prima dose, e minore per le dosi
successive. Quanto di una dose
di vaccino OPV può essere sputato perché la dose debba essere ripetuta? Non vi è una regola
definita. Tuttavia, se a giudizio della persona che somministra il vaccino,
una sostanziale quantità di vaccino viene sputata, rigurgitata o vomitata
subito dopo la somministrazione (entro 5-10 minuti) può essere somministrata un'altra
dose. Se anche questa dose ripetuta non è trattenuta, non si dovrebbe
conteggiare alcuna dose, e il vaccino dovrebbe essere riproposto in un'altra
occasione.
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VACCINO
CONTRO TETANO E DIFTERITE Come si prende il
tetano? Le spore del tetano
vivono sul terreno e sono presenti nelle feci dell’uomo e degli animali. Le
persone di solito prendono il tetano quando le spore entrano attraverso
lesioni della pelle ( es punture, tagli e ferite, scottature o morsi di
animali ). Vi sono
controindicazioni al tossoide tetanico? La sola
controindicazione al vaccino DT è una allergia grave ai componenti del
vaccino dopo una precedente dose dello stesso vaccino. La vaccinazione deve
essere , inoltre, differita in una persona che ha avuto una malattia acuta moderata
o severa finchè le condizioni del paziente non siano migliorate. Il vaccino del
tetano è sicuro? Il vaccino del tetano è
molto sicuro e ha una efficacia di quasi il 100% nel prevenire la malattia.La
maggior parte degli eventi avversi sono lievi, come ad esempio dolore al
braccio. Gli effetti gravi sono rari. Questi includono gravi reazioni
allergiche o interessamento del sistema nervoso periferico (neuropatie). Qual'è la differenza
tra i vaccini DT e Td? La differenza è nella
quantità di tossoide difterico contenuto in ciascuna dose. La dose pediatrica
(DT) contiene 3-5 volte di più il tossoide difterico rispetto alla dose
adulta (Td). Perché gli
adolescenti e gli adulti ricevono il vaccino Td (tetano-difterite) invece del
vaccino DTaP? Non ci sono ancora
vaccini contro la pertosse autorizzati per gli adolescenti e gli adulti. Sono
in corso alcuni studi di grandi dimensioni per valutare l’uso del vaccino
DTaP negli adolescenti e negli adulti per poter allungare il periodo di
protezione contro la pertosse. |
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ALTRE FONTI E
RIFERIMENTI:
ASSOCIAZIONI GOVERNATIVE E INTERNAZIONALI
Ministero della Sanità
La sezione di malattie infettive del sito ufficiale del Ministero della sanità, offre la possibilità di consultare schede su molte malattie infettive prevenibili con vaccinazione. Sono disponibili i calendari adottati nelle regioni OMS, il Bollettino epidemiologico italiano delle Malattie infettive a partire dal 1996 con la possibilità di consultare la banca dati; la normativa italiana, lavori scientifici e resoconti di congressi. Presenta raccomandazioni per la profilassi dei viaggiatori e l’elenco dei centri di Medicina del Viaggiatore che sono abilitati alla effettuazione della vaccinazione contro la febbre gialla.
Istituto Superiore di Sanità
www.simi.iss.it/vaccinazioni.htm
Il sito presenta l’epidemiologia delle principali malattie prevenibili con vaccinazione in Italia e i risultati dell’indagine condotta dall’Istituto sulle coperture vaccinale nelle diverse Regioni. Vi è una sezione domande e risposte che affronta temi generali e specifici sulle singole vaccinazioni e affronta alcuni temi particolari su cui vi è stata particolare attenzione negli ultimi tempi(es. vaccini e mercurio, vaccini e BSE).
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS/WHO)
Global Programme on Vaccines and Immunizations (GPV)
Selezionando Diseases:vaccine preventable diseases , per le più importanti malattie prevenibili con vaccinazione sono disponibili una descrizione della malattie e della vaccinazione, i documenti ufficiali che riassumono la posizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Statistiche , mappe e carte relative alla malattia e alla vaccinazione, informazioni sulla sicurezza dei vaccini. Il sito è orientato ai professionisti.
www.who.int/vaccines.diseases/safety/index.html
Questa sezione sulla sicurezza dei vaccini si rivolge ai visitatori presentando i principali problemi relativi ai vaccini e presenta i collegamenti con i principali siti su Internet. La parte rivolta i genitori presenta in modo semplice i concetti generali come i vaccini funzionano e la loro sicurezza e offre risposte al comuni domande. Vi sono una parte rivolta i professionisti e una sezione per i media. La banca delle informazioni presenta in modo approfondito gli eventi avversi di ogni singolo vaccino.
Division of immunization – Canada
www.hc-sc.gc.ca/hpb/lcdc/bid/di/index.html
Disponibile oltre che in lingua inglese anche in francese. Sito molto composito e molto valido che si rivolge sia agli operatori che ai genitori. Affronta anche gli aspetti organizzativi della vaccinazioni e presenta molti documenti che possono essere applicati alla situazione italiana. Molto ricca la parte rivolta ai genitori e agli operatori.
www.immunize.cpha.ca/english/resource.htm
Questa sezione dei sito della Division of immunization del Canada ha un parte che si rivolge ai genitori che spiega cosa sono i vaccini e risponde ad alcune frequenti domande. Ha una sezione risorse sia per i genitori che per gli operatori molto importante.
Centers for Diseases Control and Prevention (CDC)
Questo è la parte del sito dei CDC, la organizzazione governativa che negli USA si occupa della sorveglianza e della prevenzione delle malattie, che tratta delle vaccinazioni. Il sito è orientato soprattutto agli operatori. La home page NIP risponde alla domanda "Perché vaccinare?" oltre a presentare i links con le diverse sezioni del sito che affrontano i diversi argomenti sulle vaccinazione.
Questa sezione presenta le pubblicazione e le schede dei fatti destinate al pubblico come ad esempio " 6 idee sbagliate sulle vaccinazioni" e le risposte alle più frequenti domande. Sono anche presenti le raccomadazioni dell’Advisory Commitee for Immunizations Pratices (ACIP) e sono scaricabili i VIS (Vaccine Information Statment) che sono le schede ufficiali di presentazione al pubblico dei vaccini e delle malattie che loro prevengono.
E’ la sezione del sito NIP focalizzata sulla sicurezza dei vaccini con informazioni sugli eventi avversi correlati alle vaccinazioni, un glossario, una spiegazione dei rischi delle malattie confrontato ai rischi delle vaccinazioni.
Food and Drag Administration
Center for Biologics Avalutation and Research (CBER)
La home page della CBER-FDA presenta i link per le informazioni correnti sulle vaccinazioni compresi i loro richiami.
Molte informazioni vanno al di là dei vaccini, come due sottosezioni del sito adatte a quelli che cercano come devono essere presentate le informazioni. ????
Vaccine Advers Events Reporting System (VAERS)
www.fda.gov/cber/vaers/vaers.htm
Questa sezione del sito della FDA risponde alle domande su cos’è il sistema VAERS, che sorveglia gli eventi avversi negli USA, perché è stato costituito, come funziona e cosa si può e cosa non si può concludere in base ai dati del sistema VAERS. Sono inoltre presenti links con siti di informazione generale sui vaccini e con siti che specificamente si occupano di sicurezza dei vaccini.
Healthfinder
www.healthfinder.gov/hottopics.htm
Questo sito presenta una chiara lista di siti Web di diverse organizzazioni e consente di raggiungere agevolmente altri siti Web sulle vaccinazioni.
ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI
Società Canadese di Pediatria
Disponibile oltre che in lingua inglese anche in francese. Sito informativo per i genitori che contiene informazioni generali sulle vaccinazioni e informazioni specifiche sulle vaccinazioni dell’infanzia e le malattie che questi prevengono. E’ impostato con domande e risposte.
American Nurses Association (ANA)
American Nurses Fundation (ANF)
www.nursingworld.org/anf/immunact.htm
In questo sito WEB è presentato un accordo di collaborazione tra ANA/ANF e CDC intitolato "Nursing interventions to Enhance Childhood Immunizations Partnerships" , l’accordo è centrato nel migliorare la partnerships tra operatori dei servizi di vaccinazione, dipartimenti sanitari, e persone o associazioni che operano nel campo delle vaccinazioni dell’infanzia.
Sono anche presenti degli allarmi sulle vaccinazioni???
Infectious Diseases Society of America (IDSA)
Questo sito è ricco di
informazioni sulle principali malattie infettive come linee guida operative e
informazioni sul network dell’IDSA per le malattie infettive emergenti e le
infezioni da HIV/AIDS. Sono presenti dei links con
pubblicazioni come Journal on Infectious Diseases dell’IDSA, Morbidity
Moratlituy Weekly Report dei CDC, Weekly Epidemiological Record dell’OMS.
GRUPPI NON PROFIT E UNIVERSITA’
Pediatria on line
Nell’area famiglie del sito vi è la sezione: le vaccinazioni. Si trova un primo settore che affronta gli argomenti generali: come sono fatti e come funzionano i vaccini, le complicanze, cosa fare dopo la vaccinazione, ecc. ed una sezione che illustra le caratteristiche di ogni specifica vaccinazione.
Offre un servizio importante: Il pediatra risponde. Per i diversi argomenti trattati, quindi anche per le vaccinazioni, è possibile accedere alla sezione che raccoglie le risposte alle domande a cui gli esperti di pediatria on line hanno già risposto così come porre nuove domande.
Allied Vaccine Group
http://vaccines.org/contents.htm
Questo sito include un gruppo di siti WEB che offrono informazioni affidabili sui vaccini e le vaccinazioni, dispone di un sistema di ricerca per tema. Il secondo indirizzo porta alla pagina dell’indice dei siti sulle vaccinazioni divisi per argomento.
Bill and Melinda Gates
Children’s Vaccine Program
Il Children’s Vaccine Program si occupa di assicurare che tutti i bambini dei Paesi in via di sviluppo possano ricevere i benefici delle vaccinazioni. Il sito presenta brevi ma approfondite schede sui fatti relativi alle malattie prevenibili con vaccinazione, links con altre organizzazioni affidabili, e la lista sulle imminenti conferenze e congressi sull’argomento delle vaccinazioni.
Every Child By Two
Questo sito contiene molte informazioni sul Every Child By Two la prima campagna per migliorare la scelta di vaccinarsi, ma ha anche informazioni per chi esegue le vaccinazioni e può essere di grande aiuto ai genitori. Il suo contenuto comprende una news letter con aggiornamenti sul tema delle vaccinazioni e una versione elettronica della "Guida alle vaccinazioni per i genitori" dei CDC che presenta i singoli vaccini. Sono presentate le strategie per migliorare la conoscenza delle vaccinazioni.
Immunization Action Coalition
Questo sito è più adatto per gli operatori professionali, ma molte sue parti possono essere utili anche per i genitori. Per esempio, vi sono delle sezioni che riassumono gli effetti delle malattie prevenibili con vaccinazione, inclusi resoconti personali di persone che sono stati colpiti da queste malattie.
E’ disponibile una news letter chiamata IAC Espress che provvede a riportare regolarmente le novità sulle vaccinazioni.
Istitute for Vaccine Safety
Johns Hophins Universtity
Questo sito Web è stato istituito come un forum per i gruppi interessati ad avere informazioni sulla sicurezza dei vaccini.
Il sito Web dell’Istituto mette a disposizione molti links con altri siti Web che offrono informazioni su argomenti importanti. Questo sito sarà espanso a includere ad esempio un quiz sui vaccini, un glossario, e informazioni sui vaccini e le malattie che essi prevengono.
National Foundation on Infectious Siseases (NFID)
National Adult Immunization Coalition (NAIC)
A differenza della maggior parte degli altri, questo sito si concentra su gli argomenti relativi alle vaccinazioni degli adulti. Sono disponibili numerose schede di fatti, informazioni generali e specifiche sui vaccini e sul loro utilizzo negli adolescenti e negli adulti.
National Network for immunization Information (NNii)
NNii è una partnerships tra Infectious Diseases Society of America, Pediatric Infectious Diseases Society e l’American Nurses Association. Il sito NNii è costruito per offrire ai genitori, agli operatori sanitari e ai legislatori le più aggiornate, accurate, chiare e obiettive informazioni sulle vaccinazioni. Il sito si caratterizza per un database interrogabile per le informazioni sulle malattie prevenibili con vaccinazione, una news letter trisettimanale sulle vaccinazioni; include anche un background relativo allo sviluppo e alla sicurezza dei vaccini. Linee guida su ncome valutare le informazioni sanitarie su Internet.
Il "Resource Kit" NNii , per la comunicazione con i genitori sulle vaccinazioni, è disponibile e scaricabile in forato .pdf.
Parents Kids with Infexious Diseases (PKIDS)
www.phids.org/immunizations.htm
PKIDS aiuta le famiglie che hanno malattie infettive ed educa il grande pubblico sulla prevenzione, la trasmissione e la gestione delle malattie infettive. PKIDS rappresenta anche quei genitori i cui bambini hanno inutilmente sofferto di malattie prevenibili con vaccinazione.
The Vaccine Education Center at the Children’s Hospital of Philadelphia
Questo sito che è gestito dal The Vaccine Education Center at the Children’s Hospital of Philadelphia punta ad offrire una completa, aggiornata e affidabile informazione sulla vaccinazioni ai genitori e al personale sanitario. Include informazioni su come sono fatti e come funzionano i vaccini, chi li raccomanda, quando devono essere fatti, perché sono necessari e come è garantita la sicurezza dei vaccini. Include schede su ogni importante vaccino e le malattie che prevengono.
GLOSSARIO
A |
Asplenia: mancanza anatomica (generalmente a causa di un intervento chirurgico) o funzionale della milza |
Adiuvante: sostanza presente nel vaccino avente il ruolo di aiutare gli specifici componenti del vaccino a determinare una risposta immune precoce, intensa e di lunga durata |
Agente antimicrobico: termine generico per farmaci, sostanze chimiche o di altro genere in grado di uccidere o contrastare i microbi. Tra gli agenti antimicrobici in uso ci sono sostanze antibatteriche (che uccidono i batteri), agenti antivirali (che uccidono i virus), agenti antifungini (che uccidono i funghi) e sostanze antiparassitarie (che uccidono i parassiti). |
Anafilassi: risposta allergica immediata ad una sostanza in un organismo già sensibilizzato alla sostanza stessa.Le cause comuni di anafilassi includono le punture di api o vespe (nelle persone che sono allergiche a questi insetti), l’ingestione di alcuni alimenti (nelle persone che sono allergiche a tali alimenti), e le reazioni a farmaci e vaccini. |
Anatossina: tossina batterica privata artificialmente del potere tossico, ma che conserva le proprietà vaccinanti. |
Antibiotico: sostanza prodotta da microrganismi (muffe, batteri) o ottenuta per sintesi, in grado di contrastare o uccidere i batteri patogeni. |
Anticorpo: sostanza proteica prodotta da particolari cellule dell’organismo come reazione di difesa all’introduzione di microrganismi e sostanze considerate come estranee (antigeni) |
Antigene: sostanza estranea, tra cui parti di microrganismi, che se penetra nel sangue o nei tessuti dell’organismo è capace di indurre una risposta immunitaria specifica, in particolare la produzione di anticorpi. |
Attenuato: indebolito. Per vaccino attenuato si intende un vaccino nel quale il virus vivo viene indebolito mediante processi chimici o di altro genere al fine di renderlo in grado di stimolare un’adeguata risposta immunitaria, ma incapace di provocare danni. |
B |
Batteri: microrganismi unicellulari insediati in qualsiasi essere vivente o nell’ambiente. Gli agenti che causano ad esempio la difterite, la pertosse, il tetano, alcune gravi meningiti sono batteri. Benché si tenda a pensarli come agenti di malattia e morte, molti batteri sono in realtà di aiuto alla vita e alla salute. |
Booster: vaccinazione aggiuntiva che richiamando la memoria immunitaria aumenta la risposta provocata dalla vaccinazione di base. Vedi richiamo |
C |
Calendario delle vaccinazioni: piano che prevede una serie di vaccinazioni in riferimento all’età e alle circostanze in cui i vaccini devono essere somministrati. |
Congiuntivite: infiammazione della congiuntiva (mucosa che riveste la parte interna delle palpebre e la porzione biancastra della membrana esterna dell’occhio) che si manifesta con rossore, lacrimazione, bruciore. Qualche volta questa infiammazione appare isolata, ma può anche apparire in concomitanza con altre malattie come per esempio il morbillo. |
Contagiosità: capacità di un microrganismo di passare da una sorgente (uomo, animale, ambiente) ad un ospite suscettibile. Vedi trasmissione. |
Controindicazioni: circostanze o caratteristiche individuali che sconsigliano la somministrazione di particolari vaccini o farmaci |
Copertura vaccinale: percentuale di persone all’interno di una comunità che ha completato il ciclo previsto di una vaccinazione |
E |
Effetto collaterale: effetto indesiderato che un farmaco o un vaccino può provocare assieme all’azione terapeutica o immunizzante primaria |
Eliminazione: assenza di casi di una malattia infettiva in un determinato territorio. |
Encefalite: infiammazione del cervello e del sistema nervoso centrale. |
Endemia: presenza costante di una malattia in un determinato territorio con presenza continuativa di casi apparentemente non collegati tra loro |
Epidemia: malattia infettiva che si diffonde rapidamente tra gli individui di una stessa area provocando un elevato numero di casi. |
Epiglottite: infiammazione dell’epiglottide, cartilagine laringea che chiude lo spazio compreso tra le corde vocali |
Eradicazione: scomparsa di una malattia infettiva come conseguenza della completa scomparsa dell’agente causale (ad esempio il vaiolo). |
Evento avverso: (o reazione avversa) qualsiasi manifestazione indesiderata, di gravità variabile, correlabile causalmente ad una vaccinazione |
F |
False controindicazioni: pregiudizi relativi a circostanze o caratteristiche individuali che erroneamente inducono a non somministrare o ritardare la somministrazione di particolari vaccini. |
I |
Immune: protetto contro una malattia come risultato della risposta del sistema immunitario, a seguito di infezione naturale oppure inoculazione di vaccino o trasferimento di anticorpi protettivi. Per alcune malattie, le madri immuni possono trasferire al neonato un’immunità temporanea, limitata ai primi mesi di vita, con il passaggio al feto di anticorpi protettivi attraverso la placenta. |
Immunità: la condizione dell’essere immune. Essa comprende un’immunità "umorale", basata sulla produzione di anticorpi e un’immunità "cellulare", basata sull’attività difensiva attuata da speciali tipi di cellule. |
Immunizzazione comunitaria: protezione della comunità contro certe malattie grazie all’alta percentuale di persone immuni tra la sua popolazione. Anche se alcuni membri della comunità non sono immunizzati, l’intera comunità risulta protetta perché la malattia, trovando pochi soggetti suscettibili, ha poche probabilità di circolare. Tale "immunità di massa" vale per le malattie trasmissibili da persona a persona come ad esempio la difterite, il morbillo, l’epatite B. Il livello di immunità in una comunità non ha alcun impatto invece sul rischio per il singolo di contrarre il tetano, trasmesso da spore del terreno che contaminano le e non da persona a persona. |
Immunizzazione degli adulti: vaccinazioni somministrate a persone sopra i 18 anni di età, ad esempio la vaccinazione antitetanica, la vaccinazione antinfluenzale, la vaccinazione antipneumococco, etc. |
Immunizzazione dei viaggiatori: una vaccinazione o serie di vaccinazioni somministrate ad una persona che viaggerà in paesi dove esiste il rischio di contrarre determinate malattie. |
Immunizzazione: il processo o la procedura attraverso il quale un organismo (persona, animale o pianta) è reso immune o resistente ad una specifica malattia. Questo termine è spesso usato come sinonimo di vaccinazione. |
Immunogeno: agente capace di stimolare una risposta immunitaria. |
Importazione internazionale di malattia: introduzione in un paese di una malattia attraverso persone che vivono o hanno soggiornato all’estero. |
Infettività: capacità di un microrganismo patogeno di penetrare, sopravvivere e moltiplicarsi nell’ospite. |
Infezione: ingresso e moltiplicazione o sviluppo di un agente infettivo nell’organismo di un uomo o un animale. Un’infezione può essere inapparente o manifestarsi come malattia infettiva. |
Inoculazione: introduzione nell’organismo di sostanze o microrganismi (uccisi o attenuati) o loro frazioni tramite puntura. |
Insorgenza: improvvisa apparizione di casi di una malattia in una limitata zona geografica (per esempio, un quartiere, una comunità, una scuola o un ospedale) od un gruppo di popolazione (per esempio i bambini in età scolare). |
L |
Letalità: o più correttamente tasso di letalità è la percentuale di persone affette da una determinata malattia che muoiono a causa di questa. Si differenzia dal tasso di mortalità perché in questa misura il numero di morti è rapportato alla popolazione totale |
M |
Malattia da Hib: malattia causata dall’Haemophilus influenzae tipo b. Le manifestazioni più comuni sono meningite, epiglottite, broncopolmonite grave, setticemia (presenza e moltiplicazione del batterio nel sangue con possibilità di diffusione successiva in vari distretti dell’organismo). |
Memoria immunitaria: capacità del sistema immunitario di rispondere ad uno stesso antigene anche a distanza di molto tempo dal contatto che ha stimolato la risposta iniziale. |
Microrganismo: organismo vivente così piccolo che può essere visto solo al microscopio. |
P |
Pandemia: epidemia di una malattia che si diffonde in tutto il mondo senza limiti di regione o di continente. |
Paracetamolo: principio attivo contenuto in farmaci di comune impiego contro la febbre e il dolore. |
Patogenicità: capacità di un agente infettante di provocare la malattia. |
Patogeno: batterio, virus, parassita o fungo che ha la capacità di causare una malattia negli esseri umani. |
Polisaccaride: molecola complessa formata da più molecole di zuccheri semplici. |
Portatore cronico: soggetto che ospita e può eliminare un microrganismo patogeno per un tempo prolungato dopo la guarigione clinica. |
R |
Rash: eruzione cutanea transitoria generalmente estesa che può comparire in concomitanza di malattie infettive o a seguito di alcune vaccinazioni, assunzione di farmaci o altre sostanze. |
Resistenza farmacologica: capacità manifestata da alcuni microrganismi di sopravvivere alle sostanze utilizzate per contrastarli, favorita ad esempio da un utilizzo indiscriminato di antibiotici. |
Richiamo: vaccinazione che ha lo scopo di rafforzare uno stato immunitario già acquisito, generalmente mediante una o più dosi del medesimo vaccino precedentemente eseguite.Vedi booster. |
S |
Shock anafilattico: insieme di manifestazioni, come grave difficoltà respiratoria, grave caduta della pressione arteriosa e perdita di coscienza, che iniziano improvvisamente dopo l’esposizione ad una sostanza in un organismo sensibilizzato. Lo shock anafilattico può essere mortale se non trattato tempestivamente. Le cause comuni di anafilassi includono le punture di api o vespe (nelle persone che sono allergiche a questi insetti), l’ingestione di alcuni alimenti (nelle persone che sono allergiche a determinati alimenti), e le reazioni a farmaci e vaccini. |
Sistema immunitario: il sistema naturale di difesa del corpo che permette di lottare contro le infezioni e alcune malattie croniche, ad esempio i tumori. |
Split: vaccino costituito da virus frazionati con trattamenti chimici di diversa natura al fine di rimuoverne le componenti lipidiche spesso associate a fenomeni reattivi indesiderati. |
SSPE, o panencefalite sclerosante sub-acuta: distruzione progressiva delle cellule nervose nel cervello, che risulta in un progressivo deterioramento della personalità, del comportamento e delle abilità intellettive, coma e morte. SSPE è sempre fatale. Può essere una complicanza tardiva del morbillo. |
Suscettibile: soggetto privo di difese immunitarie specifiche nei confronti di un agente patogeno |
T |
Tecnica del DNA ricombinante: è la tecnica che prevede l’inserimento in un microrganismo ospite del gene per la sintesi della proteina che costituisce il vaccino. In questo modo si possono produrre grandi quantità della proteina immunogena che può essere utilizzata per produrre vaccini. E’ la tecnica seguita per la produzione dei vaccini antiepatite B e antipertosse attualmente in uso. |
Tossina: sostanza proteica di origine batterica che risulta tossica per l’uomo (ad es.la tossina del tetano, della difterite). |
Trasmissione: passaggio di un microrganismo dalla sorgente (uomo, animale, ambiente) all’individuo ricevente per via diretta (contatto o estrema vicinanza) o per via indiretta mediante veicoli (acqua, alimenti, aria) o vettori (generalmente artopodi come zanzare, mosche,etc) |
V |
Vaccinazioni dell’infanzia: una serie di vaccinazioni di routine che vengono somministrate durante l’infanzia per la prevenzione delle malattie che costituiscono una minaccia per i bambini. Nel nostro paese queste normalmente includono la difterite, il tetano, la pertosse, il morbillo, la parotite, la rosolia, la poliomielite, l’epatite B, l’Haemophilus influenzae di tipo b. |
Vaccinazioni: somministrazione di microrganismi uccisi o attenuati o di loro componenti col fine di stimolare il sistema naturale di difesa dell’organismo ricevente e proteggerlo dalle malattia causate da quei microrganismi. |
Vaccino combinato: due o più vaccini contenuti nello stesso preparato da somministrare allo stesso momento (attualmente fino a sei). Sono sostanzialmente equivalenti per sicurezza ed efficacia ai vaccini in formulazione singola. |
Vaccino polisaccaridico coniugato: vaccino composto da un polisaccaride (antigene "povero") legato chimicamente ad una proteina "carrier" (trasportatice) che rappresenta un antigene più efficace |
Vaccino: prodotto somministrato per produrre immunità. I vaccini possono essere somministrati per iniezione (di solito sulla coscia, sulla spalla o sul gluteo), per bocca (liquido o compressa) o per aereosol. |
Virulenza: grado di patogenicità di un agente infettivo. Si misura in base alla capacità dell’agente di invadere e danneggiare i tessuti dell’organismo infettato. |
Virus: un microrganismo che per crescere e riprodursi deve inserirsi in una cellula vivente. I virus causano molti tipi di malattia; per esempio la poliomielite, la sindrome da immunodeficienza acquisita, o AIDS, etc. Gli antibiotici, destinati a combattere i batteri, sono inefficaci verso le infezioni da virus. Comunque, i vaccini prevengono malattie causate dal virus dell’influenza, del morbillo, della parotite, della rosolia e dell’epatite B. Attualmente, eccetto che per l’influenza, nessuna specifica terapia antivirale è disponibile per trattare le infezioni virali prevenibili con la vaccinazioni. |