COLICHE GASSOSE:

 

E’ sera, il bebè è stato bravo tutto il giorno, ha mangiato, fatto i suoi bisognini, tra poco la famiglia è riunita arriva a casa il papà e la mamma sta preparando da mangiare quando, tutto a un tratto, il piccolino inizia a piangere. La mamma lo prende in braccio ma il pianto continua, sempre più forte, poi, pian piano si riduce. La mamma sta per tirare un sospiro di sollievo quando, invece di calmarsi ulteriormente, il piccino ricomincia a piangere disperato.

Avrà fame?, sete, sonno? Ma! Forse ha fatto la popò, viene controllato: niente, elimina un po’ di aria intestinale ma continua a piangere. Ha fatto i suoi bisogni in giornata. A questo punto la mamma con il suggerimento della nonna e della vicina accorsa per il pianto iniziano a cercare di dare da mangiare o da bere al bebè mentre il fratellino urla che ha fame o deve fare i compiti e non gli riesce un problema.

Quando il papà arriva trova una mamma stremata, un figlio grande che urla che nessuno lo aiuta ed il piccolo rosso, sudato e piangente.

A volte capita che il papà si trovi il figlioletto in braccio con la mamma (e la vicina, e la nonna ecc.) che dicono tienilo un poco tu.

La telefonata e la visita dal pediatra è un obbligo ed eccolo lì, il piccolino, che tranquillamente e sorridendo, si fa visitare dal pediatra che, chiaramente, non gli trova nulla se non un pancino meteorico (con tanta aria) come fisiologicamente è l’addome dei bambini. Infatti, passato il momento di crisi il lattante mangia, sta bene, sorride da sveglio e dorme tranquillo durante il giorno e la notte.  Cosa potrebbe avere?

In genere quando il pediatra fa il primo colloquio con una neo-mamma anticipa alcuni problemi che i bambini possono dare e tra questi  che molti bambini sono bravissimi al mattino e nelle prime ore del pomeriggio mentre nel  tardo pomeriggio o alla sera può capitare che diventino molto noiosi, cioè piangono, mangiano, ricominciano a piangere, si calmano in braccio per un poco poi ricominciano a piangere, sembra che si debbano addormentare ma poi ricominciano nuovamente ad essere nervosi ed irrequieti. In genere queste sono le ore in cui i bambini possono avre le famose coliche gassose.

Cosa sono le coliche gassose? Vengono definite come "crisi di pianto

inconsolabile". Questa definizione dice, di per , tutto: cioè il bambino piange e non si riesce a farlo calmare con niente: latte, acqua, camomilla, ciucciotto, ballo con la mamma (o il papà o la nonna), cambio del pannolino eccetera. Le crisi di pianto vanno e vengono (da qui il termine colica).

Il fatto che le coliche possano dipendere da disturbi intestinali, e soprattutto da stipsi o da aria nell'intestino, è stata bocciata da "decenni" ma tantè piace e viene continuamemnte riproposta.

Per la diagnosi di colica gassosa viene usata la cosìdetta regola del tre, come tutte le regole, è limitata ma aiuta a ricordare le caratteristiche delle coliche che sono:

1) Compaiono nelle prime tre settimane di vita

2) Aumentano fino al terzo mese e poi, gradualmente, si riducono.

3) Vengono almeno tre volte alla settimana

4) La/le crisi di pianto possono durare fino a tre ore.

A volte si calmano facendole ballare, ad alcuni si calmano facendo un giro in macchina (ho avuto delle famiglie che alla sera si mettevano a fare delle peregrinazioni per la città).

Da cosa dipendono? Esistono varie teorie ed ipotesi:

intolleranza alle proteine del latte vaccino o più raramente intolleranza al lattosio (lo zucchero del latte).

immaturità gastrointestinale, aerofagia, peristalsi inefficace

tensione genitore-neonato. Ma non è certo facile rimanere tranquilli quando si ha un figlio che passa le sere piangendo; e poi, i sensi di colpa che derivano dal sentirsi inadeguati a calmarlo non aiutano affatto. Anche se uno non ha sensi dicolpa arriva qualche amico ecc. che guardandoti in faccia dopo che il bambino piange da ore ti dice:”è colpa tua che sei nervosa”. Veramente prima che il bambino piangesse tu eri tranquillissima.

Teoria neurologica: alcuni bambini non hanno “sincronizzato” le varie fasi del sonno. Ecc.

Cosa si può fare? Cercare di calmare il bambino non è facile, provate a consolarlo e coccolarlo, dategli ciuccio, passeggiate, attaccatelo al seno.  Ricordatevi che, per quanto la situazione possa apparire drammatica vostro figlio sta bene e tra poco si calmerà, mangerà ecc. Nel tempo le coliche si attenueranno e dopo i primi 3-4 mesi passeranno del tutto.

Si possono usare farmaci. Chiedete consigli al vostro pediatra anche se l'effetto non è garantito,. Alcuni bambini si calmano con farmaci assolutamente inutili per altri bambini.

Una delle cause più frequenti di coliche è l’intolleranza alle proteine del latte vaccino. Si può provare, sotto la guida del vostro pediatra a cambiare il latte o a dare un latte privo delle proteine di latte (di riso o di soja) o un latte  in cui le proteine sono state “idrolizzate” (cioè ridotte in particelle finissime). Se la mamma allatta piò provare a togliere dalla propria dieta latte.