Diarrea e vomito: Istruzioni per i genitori


- Pesare il bambino: la perdita di peso è il parametro più importante in quanto ci indica il grado di disidratazione (lieve per perdita del peso <4%, moderata dal 4 al 9% o grave, che richiede il ricovero sempre, >9%).

La quantità di peso persa è consente di valutare la possibilità di una terapia a domicilio o la necessità di un ricovero in ospedale per praticare una reidratazione non possibile per bocca. Se la perdita del peso raggiunge il 10% in breve periodo è indicato un ricovero.

(Oltre alla perdita di peso è molto importante il comportamento del bambino. Esiste infatti un particolare tipo di disidratazione detta ipertonica in cui il bambino perde relativamente pochi liquidi e non appare particolarmente disidratato in quanto i sali nell’organismo non solo non si riducono ma addirittura aumentano. In tale, rara ma grave, situazione, che appare più frequentemente nel bambino molto piccolo o con problemi neurologici o trattato con soluzioni con un contenuto eccessivamente alto di sali, il bambino appare particolarmente irritabile  e nervoso)

- Abbassare la temperatura se è presente febbre con paracetamolo per bocca o con supposte se è presente vomito oltre a tenere poco coperto il bambino

- Non dare da bere o da mangiare per almeno mezz’ora da un episodio di vomito, poi offrire da bere molto gradualmente; all’inizio un cucchiaino ogni 5 minuti

Quando il bambino non vomita più dopo 1-2 ore offrire da bere abbondantemente (vedi sopra) liquidi con i sali minerali, se è presente la diarrea, e incominciare gradualmente una rialimentazione senza  forzare il bambino a mangiare e se il bambino lo richiede. Offrire da bere (o da mangiare se il bambino lo richiede) con la formula del "poco e spesso" cioè un cucchiaino o mezzo cucchiaio ogni 15-20 minuti sopratutto liquidi con sali minerali (in commercio ne esistono vari tipi).

 

 

NON somministrate farmaci antidiarroici, se non su indicazione del vostro pediatra, e non pensate di risolvere tutto dando dei fermenti lattici.

 

In alcuni casi i familiari sono più preoccupati dal fatto che il bambino non mangia che dalla diarrea e dal vomito. La riduzione di alimenti introdotti rappresenta invece, di fatto, la terapia iniziale del vomito e della diarrea. Quindi non insistete per far mangiare il bambino.

In altri casi all’opposto addirittura si tiene “a stecchetto” il bambino per più giorni anche se il bambino richiede da mangiare o gli si somministrano diete molto ristrette. Neanche questo comportamento è corretto: bisogna rispettare il senso di fame del bambino senza cadere in eccessi in un senso o nell’altro.

Il vostro pediatra saprà consigliarvi, anche telefonicamente, sul comportamento da tenere.