Intolleranza alle proteine del latte vaccino:

L’intolleranza alle proteine al latte vaccino è molto frequente nei bambini e può essere responsabile di dolori addominali a qualsiasi età. E’ una delle cause più frequenti di coliche del lattante nei primi mesi di vita.

I sintomi possono comunque essere vari ed andare dai dolori addominali a diarrea con eliminazione anche di muco e sangue a stipsi,  a manifestazioni cutanee come orticaria o altri tipi di dermatite. In alcuni casi i sintomi possono essere più gravi e manifestarsi con difficoltà respiratoria (asma o laringospasmo) con manifestazioni tipo shock detto “anafilattico” che possono anche mettere a repentaglio la vita. In questi casi spesso è in gioco una vera e propria allergia con aumentata produzione di particolari anticorpi dette reagine (IgE).

In tali casi l’intolleranza (vera e propria allergia) potrà anche essere dimostrata dagli esami del sangue e dai test cutanei (prick test).

In caso di intolleranza senza allergia tali esami possono essere negativi e la diagnosi può essere confortata da una prova (challenge) di scatenamento orale

 (o test di eliminazione-scatenamento): si sospende il cibo sospetto per un periodo adeguato (minimo tre settimane) al fine di determinare la scomparsa dei sintomi, e lo si risomministra, preferibilmente in ambiente ospedaliero, verificando la ricomparsa di sintomi suggestivi di allergia o intolleranza all'alimento.

Nel bambino piccolo esistono varie alternative al latte vaccino. Il latte migliore è sempre il latte materno ma, in assenza di questo si possono utilizzare vari tipi di latte. La scelta del tipo di latte deriva da vari fattori per cui è bene rivolgersi al proprio pediatra.

Idrolisati di latte: sono sicuri ma in genere non hanno un buon gusto e sono cari

Latte di soja

Latte di riso

Latti ipoallergici (HA)

In alcune realtà si trovano anche latti di capra o di asina o di cavalla che possono però in una discreta percentuale (30-80%) dare allergia crociata con il latte vaccino.

 

Particolare attenzione si deve fare ai bambini con allergia grave al latte. In queste situazioni tutti coloro che sono a contatto con il bambino (insegnanti, educatori, altri genitori) debbono essere adeguatamente informati in quanto spesso piccole quantità di latte si trovano in molti alimenti per l’infanzia, dolci e caramelle. In questi bambini piccole dosi potrebbero causare reazioni gravissime per cui è necessario istruire gli adulti che stanno con i bambini affetti da questa grave forma di allergia su misure “salvavita” come la somministrazione di adrenalina e le manovre di rianimazione cardiopolmonare.